Rivoluzione Annunciata: BMW nuovo corso

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La Serie 2 Active Tourer ha rappresentato per BMW un momento molto importante, una vera e propria rivoluzione, più volte annunciata e mai applicata, che ha trovato poi una materializzazione in questo nuova proposta. Si è trattato di interrompere una tradizione che andava avanti dagli albori del Marchio di Monaco di Baviera.

La Casa da sempre loro concorrente, la Mercedes di  Stoccarda, molti anni fa, con la prima classe A, avevano anticipato – anche se con un prodotto non convenzionale –  qualcosa del genere, quanto meno avevano affrontato (non con pochi problemi, e con molta diffidenza iniziale) il problema di portare tutta la meccanica e la trazione all’asse anteriore. bmw-serie-2-active-tourer-lateraleLa BMW ha preferito un approccio differente nascondendosi dapprima dietro il marchio MINI e portando avanti lo sviluppo di pianali, telai sospensioni e motori, per acquisire anche la giusta esperienza in un terreno che poteva procurare non pochi grattacapi. Con l’ultima Serie MINI, non un semplice restyling, c’è stata l’introduzione di un nuovo Pianale  l’UKL1. Quest’ultimo è stato studiato proprio per l’adozione di motori trasversali e la trazione anteriore anche per auto dal marchio BMW.

L’analisi di tale scelta tecnica  parte da alcune considerazioni tanto ovvie quanto delicate da esporre. Prendersi la responsabilità di affermare il perché  una tale rivoluzione  per un marchio di così alto rango, innovativo, ma fedele alle proprie scelte conservative  merita il giusto approccio. Come si è arrivati a questa decisione? La trazione Anteriore “trascina” il veicolo.  Motore e trasmissione sono Tutt’avanti. Diciamo che ciò rende possibile un maggior sfruttamento degli spazi per ciò che rimane della vettura (lasciando giusto lo spazio per le sospensioni, serbatoio e scarico).

Sembrerebbe la scelta più “facile”anche perché economicamente vantaggiosa, potendo risparmiare su albero di trasmissione, su un pianale più facile da adeguare a minori ingombri, e sospensioni meglio adattabili.  In Citroen venne introdotta da André Citroën con la Traction Avant  fin  dal 1934, E’ sicuramente però la meno condivisibile se si parla di guidabilità, di architetture delle sospensioni, di piacere di guida. Con l’elettronica si è fatta molta strada per un migliore controllo in curva, per assetti bilanciati che si adattano alla strada, allo stile di guida. Il Multilink adottato da molte  vetture di media gamma hanno migliorato la tenuta di strada. In Curva le trazioni Anteriori normalmente sottosterzanti  sono diventate più facili da inserire, anche se ancora per i puristi della guida ciò è improponibile. Diciamo che schemi con propulsori longitudinali, albero di trasmissione e trazione posteriore sono da ormai molto tempo retaggio di vetture di alta gamma: Mercedes, Bmw, Maserati, Jaguar, Ferrari, mentre uno schema tutt’avanti, con dettagli meno raffinati, motore e trasmissione allineati, cambio e trazione, se da un lato sono un concentrato ben annesso a un corpo vettura, al contempo spostano  tutto il peso sull’asse anteriore.

Materiali con pesi differenti tra anteriore (sospensioni e cofani:alluminio) rispetto al retrotreno; Parti in materiali plastici (paraurti, parafanghi) Gli stessi organi motore accorpati in pezzi unici  e propulsori più piccoli e leggeri, hanno ridotto il peso complessivo all’anteriore a scopo di bilanciare il peso tra l’anteriore e il posteriore. Anche porre il motore all’interno dell’asse, con inclinazione opposta alla convenzionale per tenere all’interno degli assi il baricentro, ha favorito un maggiore equilibrio anche nelle vetture tutto-avanti, ma ancora la differenza di una trazione posteriore, rispetto ad una trazione anteriore su strada, si sentono. La Trazione anteriore è più prevedibile, perdona qualche errore di troppo, è più intuitiva più facile sul bagnato.

Le ragioni di talef56 scelta, penso possano essere riassunte proprio in questo. BMW ha raccolto una sfida; proporre una vettura a trazione anteriore, con gli indubbi vantaggi in fatto di utilizzo dello spazio, per un utente medio con famiglia, che non deve per forza essere un esperto pilota. L’avere a disposizione sempre e comunque un’auto esclusiva. I costi di produzione sono inferiori, l’adattabilità del pianale a più prodotti che da esso ne deriveranno saranno molteplici. Lo spazio e la sicurezza ne trarrà benefici. Potranno essere introdotte nuovi sistemi di propulsione ibrida. Una vera rivoluzione …

I primi risultati sono, come detto, la MINI 2013. La serie 2 Active Tourer 2014.

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I nuovi  propulsori della Bmw Serie 2  ( e Mini) sfruttano la tecnologia TwinPower Turbo.

Ci sono tre motori, tutti Euro 6: due benzina ed un diesel. Il  218i, è 3 cilindri 1.5 litri di 136 CV. Il cambio manuale è a sei marce ma è previsto anche l’automatico. C’è la  225i, un 2.0 litri quattro cilindri da 231 CV con  cambio automatico ad otto rapporti, Il propulsore diesel è affidato al motore 2.0 da 150 CV, la 218d, Tutti i motori sono dotati di serie del sistema di rigenerazione dell’energia in frenata e Start&Stop.. Ricca la dotazione tecnologica che propone indicatore di cambiata,  il BMW ConnectedDrive con connettività in auto, l’assistente di guida in colonna con regolazione automatica della distanza, della velocità e dello sterzo che mantiene la corsia e ferma automaticamente l’auto. C’è anche un Head-Up Display a colori che proietta le indicazioni su un pannello trasparente posizionato tra volante e parabrezza.

Scheda:  Lungh.4.34 cm; largh 180 cm; passo 2.67 cm; massa da 1395/1505 Kg Il bagagliaio è da 468/1510 litri

BMW Serie 1

Pochi giorni fa è arrivata sul mercato la nuova serie 1 Se fossi stato in BMW avrei fatto un passo ancora più deciso verso questa nuova rotta introducendo già su questo modello la trazione anteriore.

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La linea della ristilizzata serie 1 è comunque molto bella. Assai migliore della precedente, che da sempre, sembrava il brutto anatroccolo dell’intero marchio. Il frontale ha avuto benefici estetici e i nuovi gruppi ottici a Led. Migliore anche il posteriore ora in linea con le altre vetture del marchio. Migliorie ci sono state anche all’interno dell’abitacolo con nuovi comandi, ora più funzionali e semplici. Nuovi i rivestimenti dei sedili e le finiture, delle pannellature e del volante. I comandi nella zona della plancia. Quattro i livelli di allestimento: Advantage, Sport Line, Urban Line e M Sport. Di serie, su tutti i modelli, il climatizzatore automatico e il sistema multimediale iDrive con dispaly a colori da 6,5 ”, oppure da 8,8”. Le novità maggiori, comunque, si nascondono sottopelle: Qualcosa di davvero nuovo che anticipa proprio quel nuovo corso che abbiamo annunciato. Nuovi propulsori a tre e quattro cilindri, figli del downsize, che ha portato all’uso di nuovi materiali e la reintroduzione del Turbo. Tutto ciò ha permesso una riduzione delle cilindrate, dei pesi, ma al contempo motori ugualmente potenti. C’è la 116 i equipaggiata con il 1.5 tre cilindri da 109 CV,  la 118i con un quattro cilindri 1.6  da 136 CV e la 120i  con un quattro cilindri da 177 CV. C’è la 125i  spinta dal 2.0 da 218 CV.

BMW non rinuncia ai suoi motori che hanno fatto la sua storia. Anche per la piccola di casa è presente (non so con quale utilità almeno nel nostro mercato) il 3.0 sei cilindri in linea 326 CV,  che equipaggia la serie M, la  M135i. Top di Gamma, con una propria livrea e una serie di pacchetti dedicati, che la distinguono al primo sguardo. Per i diesel, anche qui troviamo i nuovi propulsori a tre cilindri: il 1.5 della 116d da 116 CV , il nuovo quattro cilindri 118d un 2.0 da 150 CV che diventano  190 CV per la 120d e 224 CV per la 225d. I  cambi: ci sono il manuale  a sei marce e lo Steptronic. Sulla serie 1 c’è, comunque, come per tutte le Bmw che si rispettino, le versioni a trazione integrale: la 120d xDrive e M135i xDrive.

A breve verrà presentata la nuova X1. Qui il panorama si allarga ancor più. L’X1 è il primo passo verso una nuova generale reimpostazione del Marchio, che inevitabilmente proseguirà poi con altri modelli di Gamma Media. Sicuramente ciò non riguarderà i Top di gamma, ma ci scommetto che a breve, serie 1 2 coupè e 3 per le berline, e anche i Crossover X3 e X4 subiranno trasformazioni degli schemi in uso attualmente. Ci sarà una ridefinizione di livelli e allestimenti. Anche la collocazione dei motori elettrici porterà ad un inevitabile abbandono delle impostazioni tradizionali. Cosa cambierà e perché? : La X1 avrà Il cofano motore più corto, grazie alla collocazione trasversale del motore, l’abitacolo avanzerà a beneficio di un maggiore spazio grazie alla trazione anteriore.images La  trazione posteriore che sarà dapprima  garantita da nuovo schema  che utilizzerà una frizione Haldex (La frizione Haldex è una frizione multidisco elettroidraulica a controllo elettronico per i modelli a motore trasversale originariamente a trazione anteriore che consente di distribuire la forza motrice in maniera variabile e continua tra le ruote anteriori e quelle posteriori ed ha la caratteristica di essere molto leggera) . per ripartire la trazione tra i due assali secondo necessità, in futuro non è detto non abbini schemi che prevedono unità ibride al posteriore (anche con recupero di energia in frenata), così come si era parlato già al debutto dell’Active Tourer,  abbinare un motore elettrico sincrono (con batterie di Litio) posto al retrotreno per abbattere le  emissioni di CO2

A Detroit abbiamo assistito alla presentazione della nuova serie 6, che sarà commercializzata nell’arco del 2015. Un restyling che ha interessato sia l’esterno (specchietti retrovisori, mascherina e gruppi ottici, nonché la parte inferiore del paraurti. Ciò che è più evidente sono le nuove colorazioni introdotte e i nuovi Cerchi in lega). Tali cambiamenti interesseranno sia la Coupé,  che la Gran Coupé. Anche all’interno, ci sono nuove rifiniture e pellami, sellerie con diversa conformazione. E’ stata introdotta una nuova logica di funzionamento di tutti i componenti informatici, e d’intrattenimento. Quanto ai propulsori, c’è sempre la  640i a sei cilindri con il 3.0 litri da 320 CV, 650i con il V8 di 4.4 litri biturbo da 450 CV e 640d con il 3.0 litri biturbo diesel da 313 CV. Infine, la top di gamma è la M6 V8 biturbo da 560 CV.

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Concludo, con la ammiraglia del marchio. La prestigiosa serie 7 al debutto entro pochi mesi (Francoforte 2015). Le immagini che circolano parlano di una vettura sempre più elegante ed esclusiva, dalla linea più sportiva. Ci saranno nuovi sistemi costruttivi e tutto si poggerà su una piattaforma di nuova concezione, modulare e che permetterà l’uso di diversi materiali strutturali, differenti e leggeri, ma resistenti e elastici, per talune zone, e che garantiscono maggiore rigidezza e sicurezza, in altre. Parlano di sistemi di intrattenimento, di supporto alla guida e alla vita a bordo di altissimo livello. Il Comfort sarà ai livelli paragonabili alle Rolls Royce, e sempre dal punto di vista tecnico le unità propulsive prevedono unità più piccole ma altamente performanti, più piccole, tranne la 750i a 12 cilindri, un sogno.

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