Gli animali presenti al circo sono stati da sempre oggetto di spettacoli. Quello che non emerge, è però l’uso e l’abuso che si fa di questi. La violenza ed i maltrattamenti, non sono mai presi in considerazione, ed il più delle volte è la parte più messa in ombra.
I circhi viaggiano costantemente in Italia e all’estero, trasportando per grandi quantità di chilometri animali in gabbie e camion. Animali di ogni forma, sono forzati ad esibirsi e fare spettacoli per vivere e sopravvivere in condizioni che non hanno nulla a che fare con le loro necessità biologiche. I circhi molto spesso, cambiano nome e insegne e possono affittare animali da altri circhi o spettacoli. I controlli e la tracciabilità sono quindi difficili, se non impossibili.
In un recente sondaggio distribuito dall’Eurogroup for Animals a Savanta ComRes mostra come il 77% della popolazione italiana e il 69% di quella europea è a favore del divieto all’uso degli animali nei circhi. Svolta potrebbe essere la nuova legge approvata il 13 luglio 2022 dall’Aula della Camera dei deputati. Il testo contiene, al suo interno, una chiara indicazione affinché gli oltre 2000 animali utilizzati dalle circa 200 attività circensi del nostro Paese, possano trovare una nuova vita.
La legge è, a tutti gli effetti, una legge delega che porterà ad una graduale messa al bando dello sfruttamento degli animali nei circhi e nelle esibizioni itineranti. Secondo quanto stabilito, l’iniziativa dovrebbe concretizzarsi entro nove mesi con l’attuazione di un Decreto Legislativo. Nel testo si sottolinea che “gli animali selvatici nei circhi sono costretti ad assumere comportamenti mai visti in natura e, sebbene alcuni di essi siano allevati in cattività da decine di generazioni, continuano comunque a seguire il comportamento tipico dei loro omologhi selvatici”. Alla luce di questa premessa, si evidenzia che “il benessere degli animali selvatici è sempre gravemente compromesso”.
La LAV (Lega Anti Visezione), da sempre dalla parte degli animali e del loro benessere, sostiene che questo è un passo molto importante per l’Italia poiché si allinea agli oltre 50 paesi (di cui 23 appartenenti all’UE), in ultimo la Francia, che avevano già fatto questo passo. La legge approvata in via definitiva a luglio stabilisce già che, da subito, i circhi non possano acquisire nuovi animali e né quelli di proprietà. Immaginando l’uscita del decreto attuativo, gli animali da circo non potranno più esibirsi in via definitiva a partire da settembre 2024.
Per quanto riguarda gli acquari il Presidente della Lav, Gianluca Felicetti, aveva esteso il suo intervento anche ai cosiddetti “circhi d’acqua”. Tuttavia, dal momento che i delfinari italiani non rientrano formalmente nelle competenze del ministero della Cultura (ma in quello della Transizione Ecologica), la legge delega attuale non può considerarsi estesa agli ultimi due delfinari presenti in Italia.
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