Non solo il 25 novembre, l’impegno al contrasto della violenza di genere e domestica dovrebbe essere sempre attivo. Eppure, spesso, spenti i riflettori sulla Giornata mondiale contro la violenza sulle donne, in molti sembrano dimenticarsene, ma non chi ne è vittima.
Secondo i dati rilevati da Semrush, piattaforma di Saas per la gestione della visibilità online, che ha analizzato milioni di ricerche fatte online dagli utenti in Italia nell’ultimo anno, quelle relative al numero antiviolenza per le donne, il 1522, negli ultimi 12 mesi sono aumentate del 127%.
Escludendo dal conteggio il mese di novembre (in cui molte delle ricerche sul tema sono legate alla Giornata Mondiale) l’apice è stato toccato a marzo 2021, con 1.300 ricerche. Questo significa che in quel mese, ogni giorno quasi 42 persone hanno cercato qualcuno che le aiutasse ad uscire dall’incubo (la media dell’anno è di circa 23 al giorno).
In aumento del 156% anche le ricerche di corsi di autodifesa femminile. Questo dato dimostra come oggi le donne stiano cercando di ribellarsi, cercando di acquisire strumenti che consentano loro di difendersi e portarsi in salvo in caso di situazioni a rischio.
Particolarmente interessante è, inoltre, il dato relativo alle case-famiglia che ospitano donne vittime di violenza e, eventualmente, i loro bambini. Le ricerche di queste strutture aumentano sensibilmente in concomitanza delle festività natalizie e subito dopo. Da novembre 2020 a febbraio 2021, ogni mese 910 persone hanno cercato informazioni a riguardo.
“Si tratta di un dato che non mi sorprende, e che mi sentirei di confermare anche alla luce dalla mia esperienza professionale. – Commenta l’Avvocato Valentina Ruggiero, esperta in diritto di famiglia e da sempre al fianco delle donne vittime di violenza – Durante le festività natalizie si trascorre più tempo in famiglia, e per alcune donne questo vuol dire più tempo con un uomo violento, dal punto di vista fisico e/o psicologico, ed opprimente. Questo può accentuare il loro senso di esasperazione e spingerle, finalmente, ad allontanarsi. Negli ultimi anni, per fortuna, sono sempre di più le donne che scelgono di andarsene e denunciare, anche grazie alla cosiddetta legge Codice Rosso”.
Questa legge, la numero 69/2019, tutela chi è vittima di violenza, accelerando e agevolando quei passaggi che consentono di allontanare il soggetto violento e, in caso di matrimonio, di velocizzare anche le pratiche di separazione.
Secondo l’analisi di Semrush, questa legge nell’ultimo anno è stata cercata in media 2.325 volte al mese (+19% rispetto all’anno precedente). Il numero di ricerche più numeroso è stato registrato a novembre ben 4.400, anche se è probabile che questo sia legato alla ricorrenza. Averne parlato molto in questa occasione, però, ha aiutato a far conoscere la legge. Nei mesi successivi, da dicembre 2020 a giugno 2021, l’interesse a riguardo è rimasto molto alto, con 2.400 ricerche ogni mese, circa 80 ogni giorno.
“Si tratta di una legge che era attesa da tempo da tutti noi avvocati e da chi cercava qualche ‘garanzia’ in più per fare una scelta che, ricordiamo, richiede molta determinazione. Nell’ultimo anno, molte donne vittime di violenza domestica che mi hanno contattato mi hanno chiesto se anche loro potevano beneficiarne, di averne letto online e di voler cambiare la propria vita. Trovo che continuare a parlarne sia molto utile e, nei casi più estremi, possa contribuire a salvare delle vite” conclude l’Avvocato Valentina Ruggiero.
La Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne è una ricorrenza istituita dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite, tramite la risoluzione numero 54/134 del 17 dicembre 1999. L’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha designato il 25 novembre come data della ricorrenza e ha invitato i governi, le organizzazioni internazionali e le ONG a organizzare in quel giorno attività volte a sensibilizzare l’opinione pubblica sul problema della violenza contro le donne. (fonte Wikipedia)
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