Reati informatici ai tempi del corona virus

In questi giorni in cui tutti gli Italiani si trovano in casa c’è un dato che la polizia di Stato ha voluto diffondere e che desta particolare preoccupazione, stiamo parlando dell’aumento dei reati informatici.

Così il web sembra assumere, ancor di più in questo periodo, le sembianze di un giano bifronte che da una parte agevola gli studenti permettendo loro di seguire a distanza le lezioni, aiuta i lavoratori attraverso lo smart working, o più semplicemente fa sentire ognuno di noi più vicino attraverso i vari social, e dall’altra  rappresenta terreno fertile per chi si rende colpevole di reati, particolarmente attivi sembrano essere  gli attacchi hacker, le truffe online, le fake news via social e mail.

L’invito è quello di fare attenzione ad e-mail che offrono servizi connessi all’emergenza Covid-19 o che segnalano importanti prescrizioni mediche dell’Oms in quanto possono essere il mezzo mediante cui gli hacker riescono a scaricare allegati malevoli in grado di raccogliere informazioni sull’incauto mittente.

Tra gli esempi più ingegnosi da segnalare vi è la finta mappa della diffusione del Coronavirus nel mondo che nasconde un insidioso malware; e poi ancora, mail provenienti da presunti centri medici che, con il pretesto di fornire aggiornamenti sulla diffusione del coronavirus, invitano ad aprire un allegato contenente un virus informatico di tipo RAT che consente all’hacker di assumere il totale controllo del dispositivo usandolo da remoto per compiere altri attacchi informatici, sempre in questi giorni sono in aumento gli adescamenti da parte di pedofili online.

Sembra, allora, che proprio nel periodo in cui in uno stato di fragilità psicologica comune a tutti vi sia chi cerca in ogni modo di delinquere. Occhi ben aperti!!

 

 

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