Antonio di Pietro, il magistrato, il politico, l’uomo che non te le mandava a dire. Schietto, puro e sincero ha iniziato la sua avventura “pubblica” come Magistrato, con Mani Pulite che gli ha dato notorietà, ha acceso i riflettori sulla sua vita che già allora sarebbe stata degna di essere raccontata. Tanti risultati, tante soddisfazioni, ma il bello doveva ancora arrivare. Una parabola, una bolla – ahimè – che hanno poi portato a implodere e perdersi, scontratati con un Mondo che non ha voluto ascoltare e forse ha fatto di tutto per opporsi alla giustizia e l’onestà.
Ha fatto parte del pool di Mani Pulite come sostituto procuratore della Repubblica presso il tribunale di Milano. Il famoso Pool guidato da Francesco Saverio Borrelli ( Francesco Greco e Gherardo Colombo, Piercamillo Davigo ), che ha portato a galla “tangentopoli”. Tutti sapevano, tutti dicevano ma mai nessuno aveva osato fare ciò che ha portato anche alla caduta della Prima Repubblica. Tangentopoli è figlia di un inchiesta partita molto tempo prima dalle indagini del Magistrato antimafia per eccellenza, Giovanni Falcone, ma già all’epoca venne tutto insabbiato. E’ ripartita l’inchiesta anni dopo grazie ad un gruppo di Magistrati che non ha guardato in faccia nessuno, e si è messa contro tutto e tutti. Forse le indagini, superato il mondo della politica è andata a toccare quei poteri forti che alla politica erano legati. Hanno osato troppo e li hanno fatti affondare. Prima però hanno lasciato un segnale. Hanno smosso, fatto arrestare, ci sono stati anche dei suicidi. E’ emersa tanta corruzione, evasione. La Mafia c’è sempre e corre nei corridoi importanti, come prima più di prima. Oggi sono cambiati i sistemi, tutto s’è raffinato, ma come l’acqua smossa, tutto è tornato calmo in superficie.
Superata l’esperienza come Magistrato, a fronte della sua notorietà, non poteva che schierarsi politicamente. La sua campagna poteva continuare, svolgendo il proprio lavoro proprio in quell’ambiente che aveva in parte demolito. Così nel 1996 entra in politica, fondando anche un proprio partito “Italia dei Valori”. Nei Governi Prodi viene nominato Ministro delle Infrastrutture e Lavori pubblici. La sua carriera politica è fatta di alti e bassi, di acclamazioni e di smantellamenti. Più volte lo hanno attaccato inventando prestiti e corruzioni farlocche per minarne la credibilità. Purtroppo a volte il piano è andato a segno e a Tonino tutto ciò ha cominciato a dare davvero fastidio. Il disamoramento è stato sempre più evidente fino ad esplodere. Dopo essere stato eletto Europarlamentare e Senatore, è rimasto anche nel Parlamento come deputato. Nel 2014 però la svolta. Lascia ogni incarico e si ritira a vita privata.
Antonio di Pietro ha avuto molti nemici, primo tra tutti quel Silvio Berlusconi che ha provato più volte, con fatti e non chiacchiere, a dimostrare colpevole di Corruzione, Falso in Bilancio, Concussione, prostituzione…..poi ci sono stati tutti gli altri responsabili minori, alcuni colpevoli e che hanno pagato, altri irraggiungibili e superprotetti.
Tangentopoli non è mai terminata, è riconosciuta – anzi – come un modo d’essere in Italia. Una sorta di distorsione della realtà, dell’ordine politico e del servizio che dovrebbe essere offerto dalla classe politica per il popolo che vanno a rappresentare. Qui invece la politica è lo strumento per avere potere e gestirlo spesso per interessi personali o dei pochi. Uno stile di vita con cui gli italiani hanno imparato a convivere grazie anche ad un’informazione sempre meno indipendente e che ne distorce le vicende, anche quelle giudiziarie diventando bilancia degli accadimenti (a favore dei proprietari di testate giornalistiche).
Nato a Montenero di Bisaccia il 2 ottobre 1950, emigra in Germania, a Bohmenkirch, dopo avere conseguito il diploma di perito in telecomunicazioni per trovare lavoro. Torna in Italia nel 1973 e si iscrive all’Università degli Studi di Milano presso la facoltà di Giurisprudenza. Entra successivamente nella Polizia, dove diventa commissario del IV distretto di Milano. Vince il concorso in Magistratura e, dopo un breve periodo presso la Procura della Repubblica di Bergamo, passa a quella di Milano in qualità di sostituto procuratore, specializzato nei reati informatici e nei crimini contro la Pubblica amministrazione.
Del resto ne abbiamo già parlato, è storia.
Cosa fa oggi Antonio di Pietro? Il contadino, nella sua Masseria, lontano dai riflettori. Ha recuperato le sue terre ed è tornato ai valori veri. La “terra sta in basso”. E’ fatica ma è quello che vedi e non fa distinzioni.
“Ho sempre vissuto col pensiero che sarei tornato nella mia masseria molisana per sdraiarmi sulla terra a guardare le stelle, come faceva mio padre. Vivo questa terza fase della mia vita con la voglia di tornare alle origini”.
Ha lanciato anche un programma di valorizzazione e sensibilizzazione per le nuove generazioni per pensare alla cooperazione tra produttori agricoli. Molto spazio è dato alla autoproduzione e all’autoconsumo.
Ci sono state voci su un suo ritorno in politica, mai confermate. Non sarebbe male vederlo nuovamente tra gli scanni in Parlamento a rivendicare o ancora ad accusare o proporre. Una grande e autorevole figura che ben si potrebbe integrare nell’attuale quadro politico. Non un uomo di sinistra, ne di destra, un uomo di valore.
In futuro potrebbe essere anche un buon Presidente della Repubblica. Certo non un Presidente svuotato di ogni potere come lo si vorrebbe trasformare. Con l’attuale e futura maggioranza la vedo un’opzione poco plausibile…..ma nulla è scontato e attualmente abbiamo un Buon Presidente…
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