Sembrava che il temutissimo Stato Islamico a cui l’Is è manifestazione violenta, avesse perso parte della sua potenza offensiva. Le cellule dormienti, invece tornano a far paura. E’ di ieri la notizia della nomina del nuovo leader supremo e portavoce del Califfato.
Dopo l’uccisione, lo scorso agosto, di Abu Muhammad al-Adnani, il nuovo capo porta il nome di Abu Hassan al-Muhajir, e nel suo primo messaggio da portavoce ha apertamente minacciato tutti gli Stati che attuano la campagna militare contro l’Is. «Li attaccheremo nei loro stessi paesi», per poi tornare a indicare nello specifico Usa, Russia, Europa e Iran.
Ha anche attaccato la Turchia definendo il Presidente Erdogan il peggior nemico dell’Islam. C’è stato di fatto un cambiamento di rotta nella politica Turca del dopo tentato Golpe, e se un in passato s’era sospettato di una simpatia del governo turco verso i Jihadisti dell’Isis, che ora sembrata invece averne preso le distanze facendo – di fatto – partire una vera e propria campagna militare contro i jihadisti nel nord della Siria denominata “Scudo dell’Eufrate”…
Nello stesso messaggio ha lanciato in rete un appello per colpire gli interssi “militari, economici e di media” di Ankara, non solo in Turchia ma anche in tutto il mondo. L’appello di Abu Hassan al-Muhajir attraverso un suo messaggio audio “Vi ricorderete quel che dico“ripreso da molte testate giornalistiche e diffuso sulle rispettive pagine sollecita i “Cavalieri” del califfato che combattono in Siria a confine con la Turchia: “Umiliate i turchi e con loro anche i curdi, sacrificatevi per la difesa ferma della vostra religione” e ancora “è arrivato il giorno della vendetta” sempre verso il presidente Erdogan.
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