Tantissime le sue battaglie nell’Italia del Novecento. Tanti gli scioperi della fame che ce lo hanno mostrato più volte allo strenuo delle forze. Muore così il simbolo della lotta non violenta per i diritti civili e politici. Leader radicale era malato ormai da tempo fino a quando mercoledì dopo essersi aggravato nella sua casa di via della Panetteria, è stato ricoverato nel nella clinica Nostra Signora della Mercede dove poi, giovedì 19 maggio, ha finito di lottare a 86 anni.
L’ultimo periodo della sua vita lo ha passato con una lunga agonia, mitigata dalle visite di amici, politici di ogni tempo, attori e cantanti e tanti altri personaggi che hanno fatto la nostra epoca. A vegliare su di lui e a scambiare anche gli ultimi momenti di dolore ma anche di allegria Rita Bernardini, Sergio D’Elia, Elisabetta Zamparutti, Alessandro Capriccioli, Matteo Angioli e Laura Harth.
Grande via vai nella clinica di via Tagliamento a Roma che ha visto il segretario Radicale Riccardo Magi e Mina Welby, Bobo Craxi e Fausto Bertinotti e l’ex presidente della Comunità ebraica romana Riccardo Pacifici, che ricorda il legame fortissimo tra Pannella e il mondo ebraico. Per dare però l’ultimo saluto a Pannella verrà allestita oggi la camera ardente allestita a Montecitorio dalle 15. Mentre nella notte tra venerdì e sabato una lunga veglia al partito segnerà la vigilia dell’ultimo saluto allo storico leader: sabato tra la gente a Piazza Navona, la “piazza di tante battaglie”.
La salma verrà poi portata a Teramo dove troverà sepoltura.
“Pannella mancherà a tutti, persino ai suoi avversari, è molto amato ma poco riconosciuto nei suoi meriti in questo paese che tanto gli deve“, così lo saluta l’amica di una vita di Marco, Emma Bonino.
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