E’ ormai da diversi mesi a questa parte che al centro di molte polemiche da parte delle principali associazioni dei consumatori si trova la scelta, intrapresa dai principali operatori di telefonia che operano nel nostro paese, di modificare i termini dei contratti stipulati con i clienti, mandando in pensione la tradizionale fatturazione mensile in favore di quella a 28 giorni. Questa decisione, all’apparenza innocua, in realtà nasconde costi maggiori per i consumatori che di fatto si trovano a pagare non più 12 ma 13 bollette ogni anno.
Nel marzo scorso in merito alla questione si è espresso anche l’AgCom (Autorità garante per le comunicazioni) che ha intimato alle compagnie telefoniche di tornare alla fatturazione mensile. A distanza di mesi gli operatori non si sono adeguati ed è per questo che adesso AgCom ha deciso di prendere provvedimenti, annunciando sanzioni nei confronti di TIM, Vodafone, Wind Tre e FastWeb.
La questione vede al centro della discussione la fatturazione ogni quattro settimane, scelta che di fatto costringe i consumatori a pagare una 13esima bolletta ogni anno con un aumento dei costi pari all’8.6%. Nel marzo scorso, l’AgCom si era espressa al riguardo, dando agli operatori tre mesi di tempo per tornare alla fatturazione mensile. In tutta risposta Asstel (associazione di categoria dei gestori telefonici) aveva definito inappropriata la richiesta dell’autorità, non potendo quest’ultima disciplinare sui rapporti contrattuali tra operatori e clienti. Le stesse compagnie telefoniche hanno presentato un ricorso al Tar, la cui decisione arriverà nei prossimi mesi.
Nel frattempo l’Autorità di Garanzia delle comunicazioni ha deciso di non restare a guardare, rincarando la dose. Attraverso un comunicato ufficiale, AgCom ha confermato sanzioni nei confronti di Tim, Vodafone, Wind Tre e Fastweb. Il motivo riguarda la decisione degli operatori di non adeguarsi alle disposizioni dello scorso mese di marzo, continuando a mantenere la fatturazione a 28 giorni invece che mensile.
L’AgCom, inoltre, ha annunciato di essere al lavoro su ulteriori provvedimenti che possano impedire che la scelta intrapresa dalle compagnie telefoniche, possa dare vita ad un effetto di trascinamento verso altri settori. Il riferimento è chiaramente rivolto alla pay tv Sky, che da ottobre inizierà ad applicare la fatturazione ogni 4 settimane.
Sarà importante seguire gli sviluppi futuri, tanto più considerando che anche il governo potrebbe intervenire con provvedimenti normativi in grado di proteggere i consumatori mettendo la parola fine ad una situazione che si trascina già da troppo tempo.
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.