Le ultime settimane dell’anno, generalmente, sono il periodo migliore per Amazon, il celebre colosso dello shopping online, per via delle spese natalizie che spingono milioni di utenti ad effettuare acquisti online e che, in occasione del Black Friday e non solo, generano una spinta impressionante delle vendite che permette alla società di Jeff Bezos di incrementare a dismisura gli introiti.
Anche quest’anno non ha fatto alcuna differenza, con milioni di spedizioni e un incremento importante rispetto al 2016, contribuendo anche a far salire il valore in borsa della società ripercuotendosi positivamente sulle ricchezze dello stesso Bezos. Ma quest’anno il Black Friday è stato accompagnato da una serie di proteste dei dipendenti Amazon in Italia e Germania, e i problemi non sembrano essere finiti, come dimostra l’ultimo provvedimento annunciato dall’AgCom che, di fatto, ha diffidato alcune società riconducibili al gruppo statunitense.
Già in occasione del 24 novembre, i dipendenti della sede Amazon di Castel San Giovanni hanno deciso di scioperare per porre l’attenzione sulle condizioni di lavoro all’interno dell’azienda e chiedere maggiori garanzie fino ad ora negate nonostante le numerose richieste. Allo stesso modo la protesta ha riguardato anche la sede tedesca del gruppo.
Alle richieste dei dipendenti, adesso, si aggiunge invece il provvedimento dell’Autorità per la Garanzia delle Comunicazioni, che attraverso un comunicato ufficiale ha deciso di diffidare due società riconducibili al gruppo, Amazon Italia Logistica s.r.l. e Amazon City Logistica s.r.l., imponendo di adeguarsi alle normative vigenti per lo svolgimento di attività che possono essere qualificate come servizi postali.
Secondo quanto riferito dall’AgCom che ha analizzato con attenzione le attività svolte dalle due società dell gruppo Amazon, il servizio che prevede la consegna di prodotti venduti direttamente dai venditori e gestiti dalle società di Amazon, ma anche il servizio di consegna presso gli armadietti Amazon Locker, possono configurarsi come servizi postali. Per questo motivo l’AgCom ha deciso di diffidare queste società chiedendo che adeguino il proprio contratto di lavoro previsto dalla normativa nazionale ed europea per i servizi postali. Per farlo, Amazon avrà 15 giorni di tempo.
Ovviamente, per fare questo, Amazon avrà degli obblighi. Innanzitutto per ottenere l’abilitazione necessaria, dovrà dimostrare di rispettare le norme in tema di condizioni di lavoro previste dai servizi postali ed essere in regola con gli obblighi contributivi dei suoi dipendenti. Sarà inoltre indispensabile dotarsi della carta dei servizi destinata ai suoi clienti.
Non resta che attendere prossimi sviluppi per capire come si muoverà Amazon, considerando che dovrà adeguarsi al provvedimento entro 15 giorni.
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