Due lunghe settimane per sopravvivere. Così Amanda Eller, insegnante di yoga di 35 anni, dispersa l’8 maggio nella foresta dell’isola di Maui, è stata finalmente ritrovata anche grazie al gruppo facebook Findamanda nato per ritrovarla. Il profilo è infatti nato proprio per raccogliere più persone possibili per le ricerche arrivando a 25mila followers. Amanda era caduta in un burrone ferendosi la gamba, rimanendo li per due settimane mentre soccorritori e volontari la cercavano.
Le ricerche online e sul campo
Le ricerche non hanno trovato sosta sia sul posto che sui social fino a quando un elicottero l’ha avvistata. La donna è riuscita a sopravvivere nutrendosi delle erbe locali che aveva intorno a sé nel burrone, grazie alla sua conoscenza per quelle zone che ha amato da sempre.
Le ricerche iniziate proprio dal mondo social, specificando come fosse vestita nel momento della scomparsa, il ritrovamento della macchina e tanti dettagli forniti così ai soccorritori e a chiunque poteva tornare utile nelle ricerche. Il soccorso è stato ripreso in tempo reale via social dal capo soccorritore Javier Cantellops.
La ripresa di Amanda
Ormai si erano quasi perse le speranze, e invece ora Amanda è in ospedale, viva e vegeta. Ha perso sette chili ed ha una gamba rotta con una lesione al menisco. Ha riportato lesioni solari e graffi sul corpo ma non corre pericolo di vita. L’annuncio del ritrovamento in diretta su Facebook dove i parenti hanno poi scritto: “Amanda Eller è viva! È stata trovata, leggermente ferita, tra due cascate, in fondo a un profondo burrone nel letto di un ruscello”.
La vittoria dei social
Il fatto di essere appassionata di escursionismo e di avere un fisico allenato per il suo lavoro ha sicuramente aiutato la donna nella sopravvivenza per così tanti giorni. L’elicottero che l’ha salvata era stato pagato grazie agli 80mila dollari raccolti in Rete attraverso la piattaforma GoFundMe. Una fortissima mobilitazione dall’8 maggio quando non era tornata a casa dopo l’uscita per l’escursione nella riserva naturale di Makawao, nella parte settentrionale di Maui. Inizialmente si era pensato ad un rapimento poichè la macchina ritrovata all’inizio della via escursionistica aveva a bordo la bottiglia di acqua, il portafoglio e il cellulare della donna. Le ricerche della Polizia locale si erano interrotte dopo pochi giorni, non avendo avuto alcun risultato con l’utilizzo di droni e cani.
Dall’ospedale ha raccontato alla tv locale KHON di non essere subito caduta nel burrone ma di aver girovagato per giorni nella foresta e anche a piedi nudi dopo aver perso le scarpe durante una improvvisa alluvione. Conoscendo benissimo la vegetazione locale si è nutrita di bacche e frutti di guava, bevendo acqua solo quando sufficientemente chiara. Solo dopo è caduta nel burrone dal quale non è riuscita a uscire per la ferita riportata alla gamba. “Sapevo che era lì da qualche parte, avevo la certezza, nel cuore, che l’avremmo ritrovata”, ha dichiarato la mamma di Amanda sempre alla tv KHON.
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