Amazon: dopo anni di assunzioni, arrivano i primi licenziamenti

L’espansione globale di un colosso come Amazon negli ultimi anni è stata piuttosto evidente e ha permesso alla società fondata da Jeff Bezos di crescere non solo nell’e-commerce, ampliando il suo catalogo, ma anche nella vendita al dettaglio, dall’acquisizione della catena di negozi Whole Foods Market fino alla recente inaugurazione di un supermercato a Seattle, che per la prima volta rende automatici i pagamenti eliminando le casse.

Guardando agli ultimi anni, in particolare, Amazon è cresciuta non solo negli USA, ma anche in Europa dove ha costruito centri di distribuzione in vari paesi, Italia compresa, creando migliaia di nuovi posti di lavoro. E se questo processo è andato avanti negli ultimi 8 anni, offrendo nuove opportunità di occupazione, ecco arrivare una notizia che dopo essere girata online come semplice indiscrezione, è stata confermata dalla società. Riguarda la decisione di ridurre il numero di dipendenti, per adesso, principalmente nella sede di Seattle.

All’inizio questa notizia era trapelata online grazie al Seattle Times che aveva parlato di centinaia di licenziamenti in arrivo all’interno di Amazon, ma non si è fatta attendere la conferma ufficiale da parte dell’azienda, che ha fornito maggiori dettagli.

Amazon ha confermato il licenziamento di alcune centinaia di dipendenti nella sede di Seattle, come parte di una riorganizzazione interna che porterà al taglio di posti di lavoro in alcune posizioni e nuove assunzioni in altri settori strategici, come la divisione cloud e dei servizi legati ad Alexa. Il numero preciso di licenziamenti non è stato confermato, ma per chi sarà colpito da questa decisione, la società ha confermato l’intenzione di provare ad inserire questi dipendenti nelle nuove posizioni ricercate.

Nonostante la notizia non sia positiva, è importante ricordare che negli ultimi anni Amazon ha creato migliaia di posti di lavoro a livello globale. Alla fine del 2017 contava oltre 560.000 dipendenti nel mondo, a cui si aggiungono i piani per il futuro che prevedono la creazione di 100.000 posti di lavoro solo negli USA e la scelta di una nuova città in cui costruire quello che diventerà il secondo quartier generale di Amazon che darà lavoro ad almeno 50.000 persone.

Resta adesso da capire se i tagli al personale decisi da Amazon si ripercuoteranno solo nella sede di Seattle oppure se verranno coinvolte anche altre sedi sparse nel mondo.

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