Centri di logistica gestiti da Amazon negli ultimi anni ne sono stati inaugurati diversi in Italia, tutti con l’obiettivo di migliorare la qualità dei servizi offerti da parte del colosso statunitense fondato da Jeff Bezos. Tante le attività svolte che permettono alla società di gestire milioni di spedizioni in tutto il territorio nazionale. Ma tra le diverse situazioni che Amazon ha dovuto affrontare di recente, rientra anche un contenzioso con l’AGCom.
Si tratta della diffida ricevuta l’anno scorso, e della successiva multa da €300.000 decisa dall’Autorità Garante delle Comunicazioni nei confronti di Amazon per aver svolto abusivamente alcune attività legate alla consegna delle spedizioni e logistica. Ebbene Amazon ha deciso di mettersi in regola, ed è in questi giorni che la società ha ottenuto la licenza necessaria che le consentirà di gestire servizi di spedizione nel nostro paese.
Entrando nel dettaglio, emerge che Amazon Italia Logistica e Amazon Italia Transport, due società controllate dal colosso statunitense nel nostro paese, sono entrate nella lista di operatori in grado di erogare servizi di spedizione. Si tratta di un elenco che comprende oltre 4000 operatori e che, di fatto, risponde a quanto richiesto dall’AgCom.
Nei giorni scorsi il Ministero dello Sviluppo Economico ha approvato la richiesta delle due società controllate da Amazon, fornendo quindi la licenza necessaria che trasforma quindi Amazon in un operatore postale. In base a quanto previsto dalla normativa, Amazon dovrà sottostare ad una serie di regole. Innanzitutto dovrà versare un contributo pari all’1.4 per mille dei suoi guadagni, e mettere in regola i lavoratori in base al contratto nazionale previsto per gli operatori dei servizi di spedizione.
La licenza avrà una validità di 6 anni e riguarderà le spedizioni oltre i 2Kg e pacchi da 20Kg a 30Kg, ma anche raccomandate, pony express e consegna con date e orari precisi, ritiro a domicilio, conferma della consegna effettuata e così via.
A questo punto, in molti si chiedono se questa scelta possa essere un primo passo di Amazon verso la gestione interna delle spedizioni, scelta che potrebbe rivelarsi proficua per l’azienda ma dannosa per i corrieri che operano nel settore. Ma al riguardo un portavoce di Amazon, ha dichiarato che l’azienda continuerà a collaborare con corrieri esterni per garantire tempi di consegna migliori sul territorio nazionale.
Al momento Amazon non sembra quindi intenzionata a gestire in prima persona anche il processo di consegna dei pacchi. Resta da capire se i piani resteranno questi anche in futuro. Una cosa che solo il tempo potrà dire.
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