Fondato oltre vent’anni fa da Jeff Bezos, divenuto in seguito uno degli imprenditori più ricchi degli USA, Amazon è diventato un vero e proprio colosso delle vendite online, che opera in decine di paesi differenti offrendo la vendita di una vasta categoria di prodotti a prezzi sempre competitivi che hanno spinto, nel corso del tempo, sempre più milioni di persone ad affidarsi alla piattaforma per i propri acquisti.
Il successo di Amazon ha spinto la società a sperimentare nuove opportunità di business, che spaziano dalla produzione di dispositivi, alcuni dei quali accolti positivamente dal pubblico come i tablet Kindle Fire e gli ebook reader Kindle, ma anche attraverso l’offerta di servizi di qualità. E proprio per spingere ulteriormente sulle vendite che, secondo indiscrezioni trapelate di recente, Amazon starebbe valutando la creazione di un servizio di logistica per gestire personalmente le proprie spedizioni.
In merito a voci di corridoio del genere, di recente il CFO di Amazon, Brian Olsavsky, aveva confermato che un servizio del genere era nei piani futuri della società non per sostituire completamente i propri partner che si occupano delle spedizioni, ma per aiutare nei periodi considerati più ‘caldi’, come quello natalizio. Le nuove rivelazioni riportate da Bloomberg, tuttavia, sembrano confermare qualcosa di completamente differente.
Il gigante guidato da Bezos, infatti, starebbe realizzando un servizio di logistica per incrementare la propria espansione a livello globale, e gestire personalmente tutte le spedizioni, andando così a competere direttamente negli USA, in Europa e in Asia, soprattutto in Cina, con alcuni dei principali esponenti del settore, Alibaba in primis, pensando quindi a stoccaggio, imballaggio e spedizioni.
Il progetto, conosciuto come Dragon Boat, consentirebbe ad Amazon di eliminare del tutto gli intermediari, acquistando spazi all’interno di magazzini, navi, camion e consentendo ai venditori di effettuare le spedizioni beneficiando di prezzi ridotti. Una strategia del genere, se confermata, segnerebbe un ulteriore passo in avanti nello sviluppo di soluzioni di logistica, entrando in maniera ancora più forte in un settore che, entro il 2020, coinvolgerà 900 milioni di utenti per un valore di circa 1000 miliardi di dollari.
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