Amsterdam, il furto dell’opera di Van Gogh è un mistero

Amsterdam- L’opera “Giardino della canonica di Neunen in primavera” di Vincent Van Gogh, è stato rubato nella notte tra domenica e lunedì dal museo olandese Singer Laren, chiuso a causa dell’emergenza coronavirus.

L’opera era presente nel Singer Laren poiché nei giorni addietro vi era stata una mostra dal titolo “Specchio dell’anima”, con opere di artisti da Torop a Mondrian, oltre a van Gogh, in cooperazione con il Rijksmuseum di Amsterdam.

Secondo la ricostruzione offerta dai media, i ladri si sarebbero introdotti nel museo intorno alle 3.15 sfondando una porta a vetri, e nonostante la polizia sia intervenuta immediatamente, non si è potuto fare altro che constatare il furto dell’opera. L’elemento che più lascia sconcertati, oltre alla poco chiara casualità della circostanza favorevole per ladri, i quali con molta probabilità erano a conoscenza dello spostamento del quadro dal museo Groninger al Singer Laren a causa della su detta mostra, è il giorno scelto per operare il furto: Vincent Van Gogh, infatti, nacque proprio il 30 Marzo del 1890. Esattamente 130 anni dopo sarebbe avvenuto il furto di una delle sue opere. Che si tratti di un cultore dell’Arte, e più specificatamente di Van Gogh, ad aver commissionato il furto? Forse era da anni che il nostro Lupin era dietro le tracce del “Giardino della canonica di Neunen in primavera”. Siamo, forse, di fronte ad un annoiato professionista che decide si spezzare la sua routine trafugando un’opera d’arte come nel film “Gioco a due”, in cui l’annoiato professionista è in questo caso interpretato da un incredibile Pierce Brosnan? Spetterà alle autorità competenti scoprire cosa c’è dietro, quel che è certo, è che il furto di opere d’arte, oltre ad essere un reato punito severamente in ogni parte del mondo, rappresenta un vero e proprio delitto contro la comunità, a cui viene, in tal modo, negata la bellezza delle opere ingiustamente trafugate.

 

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