Sono moltissimi gli attacchi informatici portati a termine da hacker e cyber-criminali in tutto il mondo che spesso e volentieri prendono di mira aziende importanti ma anche governi e obiettivi sensibili di determinati paesi, provocando danni ingenti che hanno come unico obiettivo quello di generare un profitto per chi porta a termine queste azioni, ma di diversa natura sono invece gli attacchi messi a segno dai cosiddetti gruppi di “hacktivisti”, tra i quali negli ultimi anni è riuscito a ritagliarsi uno spazio importante il gruppo Anonymous.
Si tratta di un vero e proprio fenomeno nato per la prima volta intorno al 2003 che viene utilizzato per identificare singoli utenti o intere comunità che sfruttano le proprie competenze informatiche per compiere azioni volte a far emergere ingiustizie in tutto il mondo, e nel corso degli anni sono state molte le azioni rivendicate da Anonymous online. L’ultima, in ordine cronologico, riguarda il nostro paese, con un attacco che ha colpito il sito del Ministero degli Esteri, portando al furto di una grande quantità di dati, molti dei quali sono stati diffusi in rete.
Secondo le prime informazioni trapelate, il gruppo Anonymous è riuscito a mettere a segno un importante attacco che ha colpito i server del Ministero degli Esteri, permettendo agli hacker di entrare in possesso di una enorme quantità di dati della Farnesina. Molti di questi dati sono quindi stati inseriti in un file Excel e pubblicati online. Da quanto emerso, si tratta di informazioni riservate che riguardano rapporti sulla sicurezza stilati dalle diverse ambasciate del nostro paese, nomi e cognomi del personale del Ministero degli Esteri e ancora indirizzi email e password. Il vero fulcro, tuttavia, sarebbero ricevute e rimborsi spesa relativi a contratti con aziende esterne e numerose spese sostenute dalla Farnesina che il gruppo di “hacktivisti” definisce “spese folli”.
L’attacco sarebbe stato reso possibile da una falla nella sicurezza della piattaforma Joomla che avrebbe consentire agli hacker di insinuarsi nei server del Ministero degli Esteri. Per rivendicare l’attacco, Anonymous ha pubblicato una lettera destinata al Ministro degli Esteri, Angelino Alfano e al PM e neo-Presidente dell’Associazione Nazionale Magistrati, Eugenio Albamonte. In alcuni estratti si legge:”Continuate pure a dilettarvi nelle vostre riunioni al vertice, nelle vostre commissioni… G7, G8, Intelligence, sorveglianza, terrorismo. Notevoli come voci di spesa da scrivere nel bilancio statale. A pagare, lo sapevamo già, siamo noi Italiani. Nel frattempo vogliate gradire la pubblicazione senza censura di parte dei dati sottratti dai vostri preziosi sistemi informatici”.
I dati sottratti, tuttavia, sembrano essere molti di più e prossimamente Anonymous potrebbe diffonderne ancora. Intanto attraverso un comunicato, il Ministero degli Esteri ha fatto sapere di aver presentato regolare denuncia in seguito all’attacco subito e le indagini sono già state avviate, aggiungendo inoltre che ogni fattura del Ministero viene approvata dalla Ragioneria e risulta regolare per soddisfare le esigenze di funzionamento dell’amministrazione.
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