Ormai da oltre 15 anni a questa parte abbiamo sentito parlare tante volte di Anonymous. Si tratta, a tutti gli effetti, di una immagine dietro cui si nascondono singoli ma anche vere e proprie comunità di hacker ed esperti di informatica che sfruttano le proprie abilità per colpire aziende private, governi e non solo per ragioni precise, puntando i riflettori su questioni di vario genere.
In molte occasioni gli attacchi informatici portati a termine da Anonymous hanno messo in evidenza vere e proprie lacune sotto il profilo della sicurezza che mettono a rischio la privacy di milioni di persone. L’anno scorso, ad esempio, al centro di un attacco è stato il Ministero degli Esteri, con il furto di molteplici dati sensibili in seguito pubblicati in rete. E adesso, invece, tocca al MIUR, il Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca, preso di mira dal gruppo di “hacktivisti”.
La conferma è arrivata dall’account Twitter conosciuto come LulzsecIta usato da Anonymous per rivendicare un attacco informatico ai datti del MIUR, che ha portato al furto di oltre 26.000 dati di insegnanti, dirigenti e referenti, compresi indirizzi email, password per l’accesso, numeri di telefono e indirizzi. La motivazione dell’attacco, secondo quanto riportato nel comunicato diffuso da Anonymous, sarebbe l’alternanza scuola-lavoro.
Si tratta del provvedimento introdotto con la criticata riforma della “Buona Scuola” che, come obiettivo principale avrebbe quello di far avvicinare i giovani studenti al mondo del lavoro attraverso esperienze mirate. In realtà molti hanno criticato non tanto l’obbligatorietà del provvedimento che si rivolge a milioni di studenti, quanto il modo in cui spesso e volentieri viene svolto.
In diverse occasioni, infatti, sono venuti alla luce casi di studenti in cui l’alternanza scuola-lavoro è diventata l’ennesima occasione per sfruttare il lavoro di giovani studenti in maniera tutt’altro che positiva, sprecando un’occasione che sarebbe potuta essere utile per avvicinare i giovani al mondo del lavoro.
Il gruppo Anonymous ha criticato il provvedimento adottato dalla Ministra dell’Istruzione, Valeria Fedeli, attraverso questo cyber-attacco che ha portato al furto di migliaia di dati. Nel frattempo il MIUR ha rilasciato una nota in cui specifica che, a seguito di un controllo, può essere confermato che nessun sistema informatico riconducibile al Ministero è stato violato. Inoltre il MIUR conferma che non risultano essere stati rubati dati relativi alle caselle di posta con dominio @istruzione.it, mentre le password pubblicate online non consentono l’accesso alla posta elettronica. L’ipotesi è che i dati in questione siano stati usati da alcuni utenti per registrarsi a siti esterni, e questi siano stati colpiti da un attacco informatico che ha portato al furto dei dati.
In attesa di ulteriori dettagli, vi lasciamo al comunicato diffuso da Anonymous in seguito alla rivendicazione del presunto attacco informatico:
Salve Ministro dell’Istruzione, Valeria Fedeli, le diamo il benvenuto nell’arena.
Siamo qui oggi per parlare di un tema delicato che ha fatto discutere molto, ovvero l’alternanza scuola lavoro.
L’alternanza scuola lavoro, nasce con l’intento di far conoscere agli studenti il mondo del lavoro, o almeno questo vuole essere lo scopo della gentile Sig.ra Fedeli.
Studenti di un liceo scientifico che iniziano a conoscere il mondo del lavoro a partire da una catena di cancro come McDonald’s, può essere paragonata solamente alla stregua di un povero elefante in un negozio di porcellana, studenti che alla fine vengono anche sfruttati solo per il vostro interesse nell’avere manodopera giovane e gratuita. Siete solo aguzzini che sfruttano l’esperienza nulla che hanno i giovani d’oggi approfittandovene per il vostro tornaconto personale.
Se prima la scuola non funzionava per le infrastrutture inadeguate o fatiscenti, gli insegnanti ignoranti e negligenti (ancora presenti in abbondanza), e per tutta la farsa di studiare materie improntate non alla logica ma al puro nozionismo, ora funziona ancor di meno.
Ma tanto alla Sig.ra Fedeli & Company, cosa interessa? Lei e la sua ciurma a fine mese hanno sempre lo stipendio in banca (chissà per quanto), lasciando fare quella misera esperienza lavorativa agli studenti.
E siete solo fortunati che evitiamo di citare la vostra esperienza nel campo della sicurezza informatica, un vero insulto verso tale ARTE, dato che avete dimostrato di non riuscire a gestire nemmeno un semplice sito. Avete pensato di essere superiori, ed avete sottovalutato INTERNET, ma temiamo voi dobbiate riguardarvi.
E così come voi Ministri e Parlamentari state cercando di rovinare la scuola, noi cerchiamo di rovinare voi, ma con una sola differenza! Quale? Che voi fallite sempre, noi no.
Expect US!
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