Quando scegliamo un outfit per un’occasione importante o per una semplice uscita con le amiche tendiamo ad accostare colori che stanno bene tra di loro e che ci piacciono: quello che ancora poche persone sanno è che la scelta dei colori dovrebbe essere legata ai nostri toni naturali. Qui, entra in gioco l’armocromia: una disciplina che studia l’armonia dei colori e si basa sulla valutazione di aspetti quali la saturazione, la temperatura, il contrasto e la luminosità.
L’armocromia ha come oggetto lo studio del colore con l’obiettivo di valorizzare l’immagine, con particolare attenzione per il viso delle persone. Lo studio dei colori nasce alla fine degli anni ‘30 con la nascita del cinema a colori ed è stato poi teorizzato da Johannes Itten, artista svizzero e professore presso la Bauhaus School of Art in Germania. Per aiutare gli studenti del suo corso di ritrattistica, il professore raggruppò i colori in insiemi corrispondenti alle tonalità delle stagioni, mettendole in relazione al colore dell’incarnato, degli occhi e dei capelli del soggetto che veniva ritratto. Il colore della carnagione è l’elemento fondamentale da osservare per ottenere un’analisi del colore valida: è infatti la pelle a guidare verso la palette cromatica perfetta e in armonia con il resto della figura.
Ciascuno di noi ha dei colori naturali che ci rendono unici ed esaltano la nostra bellezza, reagendo in modi diversi a seconda delle tonalità a cui vengono abbinati. Grazie al cosiddetto “test dei colori” è possibile determinare un gruppo di colori, chiamato palette, caratterizzati dalla capacità di far apparire il volto e la nostra figura al meglio. La bellezza infatti dipende fortemente dal colore che indossiamo: ogni aspetto della vita è dominato dal colore ed esistono tonalità che, a seconda dello specifico accostamento di occhi, capelli, pelle, sono più o meno adatte a noi. Esistono metodi e approcci differenti all’analisi del colore, tra i più diffusi c’è il drapping: consiste nell’accostare drappi di tessuto di vari colori accanto al viso per capire quali sono quelli maggiormente valorizzanti per definire la palette cromatica del soggetto.
Secondo l’armocromia, la palette cromatica di ciascuno di noi corrisponde ad una stagione specifica. Bernice Kentner, nel suo libro Color Me a Season, descrive quattro categorie di persone che possono essere facilmente associati alle quattro stagioni. La prima suddivisione è tra tinte calde e fredde, la seconda tra soft e intensi: le quattro stagioni si classificano in primavera (colori caldi e soft), estate (colori freddi e soft), autunno (colori caldi e intensi) e inverno (colori freddi e intensi). È evidente che l’analisi dei colori non sia un processo semplice, per questo è utile l’aiuto di una fashion consultant che possa svolgere un’analisi attenta e dettagliata sui colori per individuare la palette cromatica ideale a te (leggi anche Le 3 tendenze più particolari degli ultimi anni: dal mondo beauty alla moda maschile ).
https://www.elle.com/it/bellezza-beauty/a42213016/stagioni-armocromia/
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