14 Luglio, un giorno di festa nazionale per la Francia che si è trasformata ieri in una notte di terrore che sarà difficile dimenticare. Dopo gli attentati di novembre a Parigi, la paura torna a farsi vivida per i francesi. Un camion bianco, di grandi dimensioni si è scagliato a 80 chilometri all’ora sulla folla che si stava allontanando dopo aver visto i fuochi d’artificio in occasione dei festeggiamenti. Una corsa fatta a zig zag per riuscire a colpire più persone possibile, fino a far esplodere sulla gente colpi di mitra sul lungomare nella Promenade des Anglaise.
Una vera e propria strage, lasciandosi alle spalle 80 morti di cui molti bambini. I feriti sono più di 100 e 42 versano in gravi condizioni. Nel camion sono state trovate successivamente anche molte granate e diverse armi da fuoco, cosa che fa pensare d un attacco terroristico premeditato anche se ad ora non è stato rivendicato.
il presidente Francois Hollande fa sapere che lo stato di allerta che doveva terminare il 26 luglio sarà prolungato di altri tre mesi. “La Francia è afflitta, inorridita da questa tragedia, questa mostruosità“, ma “la Francia è forte e sarà sempre più forte dei fanatici che oggi vogliono colpirla“.
Il terrorista alla guida del camion è morto e si stanno cercando eventuali complici. Lui, un franco tunisino di 31 anni viveva a Nizza. Era noto alla polizia per piccoli reati. Secondo i media locali era arrivato il giorno stesso con il camion dal Nord Africa. Un testimone avrebbe visto scendere dal mezzo altre tre persone, ma al momento non ci sono indizi che verificano questa ipotesi. La follia è stata fermata dai poliziotti che hanno sparato contro il conducente. Un poliziotto che lo aveva affiancato con lo scooter è stato ucciso dal folle terrorista.
“Il camion sembrava che barcollasse, ma lo faceva per colpire quanta più gente poteva. Dopo il suo passaggio ho visto per terra un bimbo morto accanto al padre disperato che lo accarezzava mentre con l’altra mano reggeva una carrozzina, una signora senza una gamba, un uomo senza un piede, sentivo grida, urla, disperazione. Sono rimasto impietrito, immobile, poi a un certo punto è stato come se il silenzio mi avvolgesse”. Questo racconta Fabrizio Ventura, 60 anni, pensionato milanese che da due anni vive a Nizza e ha rilasciato all’Ansa una intervista. “Il camion travolgeva tutto, come fossero birilli: uomini, donne, bambini, bancarelle: sembrava un incubo, non riuscivo a muovermi anche se l’ho visto passare a un metro da me”. “La polizia è stata molto superficiale perché non ha bloccato al traffico come doveva la zona pedonale. Per un’ora, poi non sono arrivati soccorsi, né ambulanze ne elicotteri. Anche i militari sono arrivati un’ora dopo”.
E’ stata intanto attivata un’unità di crisi per gli italiani. Il numero di emergenza è +390636225 #AttaquesNice.
Il video girato da un passante
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