Dopo l’attentato di Nizza è stato difficile togliersi dagli occhi le immagini di quanto è accaduto. Ora l’incubo si ripete, questa volta a Berlino. Stesse modalità, stessa scelta di mezzi e luoghi. Ieri sera un tir si è scaraventato senza la minima esitazione in un mercatino affollato da berlinesi e turisti proprio nel centro dello shopping della capitale tedesca. La paura di nuovi attentati proprio sotto la festività natalizia si è realizzato e le altre città, Roma compresa, stanno ora intensificando i controlli e i sistemi di sicurezza.
Il bilancio dell’attentato è al momento di 9 morti e circa 50 feriti di cui molti in pericolo di vita. “Al momento non voglio usare la parola attentato anche se molti indizi lo indicano“, ha detto il ministro dell’Interno tedesco, Thomas de Maizière, esortando di lasciare tempo agli investigatori di completare il loro lavoro. La Casa Bianca ha condannato “nel modo piu’ forte quello che appare essere stato un attacco terroristico in un mercatino di Natale a Berlino“.
Secondo le prime ricostruzioni della Polizia sul camion erano presenti due persone. L’autista è stato arrestato mentre la seconda persona, sembra un polacco, è rimasto ucciso nell’impatto. L’arrestato è ceceno o pachistano, secondo informazioni non confermate ma rilanciate dal sito del quotidiano Die Welt. Il camion, con targa polacca, era partito dall’Italia e doveva fermarsi a Berlino per consegnare un carico di ponteggi di acciaio prima di tornare in Polonia, secondo vari media. La Polizia teme però che sia stato rubato da un cantiere in Polonia screditando così le voci che circolano al momento.
Secondo il direttore dell’azienda di trasporto polacca il tir è stato rubato e il camionista, suo cugino, rapito. Per quanto riguarda poi la possibilità o meno che si tratti di un attentato, la coalizione delle milizie irachene che combattono il califfato, in un tweet, ha riferito che canali dell’Isis avrebbero già rivendicato l’attentato.
Secondo le ricostruzioni dei giornali locali il camion sarebbe piombato sulla Breitscheidplatz, ai piedi della “Gedaechtniskirche”, la “Chiesa del ricordo”, nel cuore della parte occidentale di Berlino provenendo da una delle due arterie che confluiscono nella piazza davanti alla stazione dello Zoologischer Garten. Ha travolto le casette di legno del mercatino e berlinesi e turisti che a quell’ora affollavano gli stand. “Sono profondamente colpito e addolorato dalla notizia dello spregevole attacco di questa sera a Berlino e desidero esprimere le più sentite condoglianze e la più calorosa solidarietà al Governo tedesco“, ha commentato il ministro degli esteri italiano Angelino Alfano.
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