Gli attacchi portati a termine dagli squali ai danni di persone in diverse parti del mondo nel corso degli anni sono stati moltissimi, ed è anche questo che ha contribuito alla nascita di storie piuttosto cruente e persino di pellicole cinematografiche di grande successo come Lo Squalo, diretto da Steven Spielberg.
Ma è nel momento in cui fatti del genere si verificano nella vita reale, che ci si rende conto di quanto possa essere necessario adottare tutte le precauzioni del caso prima di dedicarsi ad attività come il surf, sport amato da milioni di persone in ogni parte del mondo, soprattutto all’interno di zone nelle quali già in passato si sono verificati attacchi da parte di squali. E’ quanto accaduto in questi giorni in Australia, dove una ragazza di appena 17 anni che si trovata in compagnia della famiglia, è morta a causa delle ferite riportate dopo essere stata attaccata da un grande squalo.
Si tratta di un episodio drammatico che si è concluso nel peggiore dei modi quello che ha coinvolto la 17enne che si trovava insieme alla sua famiglia su una spiaggia dell’Australia occidentale, mentre si dedicava a quella che, insieme all’oceano, era una delle sue passioni, il surf, che praticava sempre in compagnia delle sorelle e del padre. La famiglia aveva deciso di trascorrere le vacanze di Pasqua nell’Australia Occidentale presso la Wyley Beach vicina ad Esperance. Ed è qui che mentre praticava surf insieme alle sorelle, la 17enne Laeticia Brouwer è stata improvvisamente attaccata da quello che, secondo i media, sarebbe stato un grande squalo bianco.
Le conseguenze dell’attacco sono state particolarmente violente, provocando alla ragazza addirittura la perdita di una gamba. La giovane è stata subito soccorsa dai paramedici che hanno tentato di stabilizzarla e di trasportarla presso il vicino ospedale di Esperance. Ma poche ore dopo, nonostante il rapido intervento dei soccorritori e la corsa in ospedale, la 17enne è morta a causa delle gravi ferite riportate. Le autorità hanno provveduto a chiudere la spiaggia per 48 ore per ulteriori accertamenti e per tentare di trovare lo squalo che ha attaccato la ragazza.
Secondo le informazioni diffuse dai media locali, nelle settimane precedenti alla tragedia, sarebbero stati avvistati almeno due squali nella stessa zona, che si sarebbero avvicinati a 150 metri dalla spiaggia. Ma la stessa zona, in passato, è stata al centro di altri episodi analoghi. Circa tre anni fa un giovane surfista era stato attaccato da uno squalo, riuscendo a salvarsi per miracolo. Nell’attacco, tuttavia, aveva perso il braccio sinistro e parte del braccio destro.
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