Appena una settimana fa ha molto attirato l’attenzione quanto accaduto presso lo Zoo di Santiago, in Cile, dove un giovane è entrato in maniera apparentemente tranquilla pagando un regolare biglietto, si è denudato ed è entrato volontariamente nel recinto dei leoni per togliersi la vita, una situazione che ha costretto i responsabili della struttura ad intervenire togliendo la vita agli animali per salvare quella del ragazzo.
Sempre da una zoo, in questo caso si parla di Cincinnati, arriva invece un’altra storia al limite del surreale, che ha portato ancora una volta alla morte di un’animale, uno splendido esemplare di gorilla di 17 anni. In questo caso, tuttavia, il caso non si riferisce ad un tentato suicidio, ma ad un bimbo di appena 4 anni che a causa del mancato controllo da parte dei suoi genitori, è finito nel recinto di un gorilla.
L’incidente si è verificato presso il Cincinnati Zoo & Botanical Garden, dove il bambino di quattro anni è riuscito ad arrampicarsi sulla barriera di protezione, finendo poi nel recinto di Harambe, l’esemplare di gorilla di 17 anni. Nel corso dei quasi 10 minuti, il gorilla è stato visto avvicinarsi al bimbo in maniera apparentemente innocua, per poi trascinarlo alcune volte per tutto il recinto. Il personale dello zoo, allertato dai genitori del piccolo, hanno quindi deciso di prendere una decisione drastica, evitando di usare i tranquillanti per addormentare il gorilla in quanto avrebbero potuto avere effetti pericolosi in prossimità di un essere umano, decidendo quindi di abbattere l’animale.
L’incidente si è quindi concluso con il bimbo di 4 anni trasportato in ospedale ma salvo, e moltissime polemiche da chi si è detto indignato per quanto accaduto. I responsabili dello zoo si sono difesi spiegando che in quella situazione l’unica azione possibile, per salvare la vita del piccolo, era quella di abbattere Harambe, aggiugendo che le misure di sicurezza della struttura sono adeguate e che fino a questo momento non era mai accaduto che qualcuno finisse nel recinto di un animale. D’altro canto la PETA (People for the Ethical Treatment of Animals) ha commentato la morte del gorilla, affermando che una seconda barriera protettiva avrebbe potuto evitare questo genere di incidenti.
D’altro canto la vera causa di quanto accaduto può essere considerata la negligenza dei genitori del bambino, che non hanno controllato a dovere il figlio facendogli rischiare la vita. Ed è proprio sulla questione che è stata persino avviata una petizione su Change.org che chiede giustizia per Harambe, sottolineando come sia necessario indagare sulla situazione di questa famiglia nell’ambiente domestico, per evitare che ulteriori negligenze possano portare in futuro al ferimento o a conseguenze più gravi per i figli di questa coppia. La petizione, al momento, ha superato le 90.000 firme e si propone di raggiungere le 150.000 sottoscrizioni.
Di seguito è disponibile un video che mostra i momenti di panico che hanno visto il bimbo di 4 anni nel recinto del gorilla.
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