Si conclude il tanto atteso weekend del Black Friday, ma le alternative per degli acquisti più consapevoli non sono mai abbastanza. Dal Black Friday al Green Friday attraverso le iniziative dei grandi marchi.
Il Black Friday o venerdì nero è ormai diventato un appuntamento imperdibile anche in Italia. La sua origine risale al 1924 negli Stati Uniti per indicare il giorno successivo al giorno del ringraziamento che dava il via alla stagione natalizia. Per i grandi magazzini iniziava così uno dei periodi dell’anno più proficui.
Quest’anno l’appuntamento all’insegna dello shopping sfrenato è stato fissato nella data del 25 novembre; quindi, il fine settimana di saldi pazzi si è appena concluso. Senza dubbio caratterizzato da offerte e promozioni non da non perdere ma con un forte impatto non solo sulle tasche dei consumatori, bensì anche dell’ambiente.
A calcolarne i rischi sono gli esperti della Società Italiana di Medicina Ambientale che in termini di inquinamento atmosferico hanno stimato un’emissione di 400mila tonnellate di Co2 a livello globale. Le maggiori preoccupazioni sorgono riguardo due aspetti in particolare: il primo aspetto riguarda la produzione di anidride carbonica per il trasporto legato per lo più alla consegna dei prodotti ordinati online, provenienti da ogni parte del mondo. Il secondo aspetto è rappresentato dagli imballaggi, il cui utilizzo aumenta a dismisura fino a generare il più alto volume di rifiuti dell’anno.
Diventa quindi necessario diventare consumatori più consapevoli, senza essere risucchiati da quel panico dettato dall’idea di perdere “affari” se non si agisce in fretta.
Per questi motivi sono sempre di più le iniziative e i brand che propongono alternative al Black Friday.
Iniziative sostenibili
Prima iniziativa tra tutte è quella del Green Friday, un’iniziativa slow shopping, che tende a sensibilizzare verso degli acquisti solo se necessari e indispensabili, nel rispetto dell’ambiente e del produttore.
Il Green Friday nasce in Francia, con una prima iniziativa nel 2017 con l’idea di proporre a prezzi scontati elettrodomestici riciclati, attuando una sorta di Black Friday dell’usato. Il movimento è poi cresciuto e si è espanso, realizzando campagne ed eventi di informazione proprio in occasione del Black Friday, per acquisti responsabili, con l’idea di base di riparare piuttosto che buttare e acquistare localmente, scegliendo prodotti etichettati.
Anche in Italia le alternative non tardano a mancare!
Alternative Made in Italy
Il 25 e il 26 novembre si è svolta a Venezia un’iniziativa dell’Unesco, il Blue Friday, con progetti e iniziative culturali per sensibilizzare cittadini e aziende alla salvaguardia e la rigenerazione del Mar Mediterraneo e di tutto l’Oceano con il motto “Blue is the new Black”.
Altro esempio di alternativa sostenibile è Cortilia, un e-commerce di beni agricoli e artigianali realizzati da piccoli produttori locali che conta più di 400 produttori e oltre 800 comuni. Si tratta di un e-commerce a filiera corta il che significa che il rapporto tra consumatore e produttore è quasi diretto. La loro idea di imprenditoria sostenibile così come negli imballaggi la si trova anche in occasione del Black Friday o meglio Fair Friday da loro proposto, con uno sconto del 10% sull’acquisto di tutti i prodotti contrassegnati dal bollino Fair Friday. La loro proposta è quella di fare una spesa pianificata, programmando i pasti e riducendo al minimo gli sprechi.
Lo store Patagonia a Milano si propone inaugurando la repair station, dove chiunque gratuitamente potrà riparare i propri capi del brand. Una proposta educativa per il consumatore affinché prolunghi la durata dei capi, avendone cura per ridurre il proprio impatto sulla Terra.
Il brand Save the Duck, invece, propone l’Orange Friday devolvendo il 20% del ricavato al progetto Emergency di Pangea, a supporto dell’emancipazione sociale ed economica delle donne afghane.
Altra importante iniziativa nasce dall’azienda Ultrasound tech la quale ha osato chiudere completamente il suo shop online per tutta la settimana del Black Friday.
Tra queste iniziative messe in atto dalle grandi aziende vi sono anche tante piccole realtà imprenditoriali che pian piano stanno seguendo questa scia, nella speranza di una crescita di consumatori più consapevoli e attenti alle esigenze del pianeta Terra.
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