Calo delle vaccinazioni e in Italia triplicano i casi di Morbillo

Le campagne anti vaccinali sono sempre di più. Famiglie contrarie, scelte condivisibili o meno ma che poi portano a un forte aumento di malattie che si pensava fossero praticamente debellate. Un rischio sia per i bambini non vaccinati, sia per gli adulti che ruotano intorno. Nel 2016 sono stati 844 i casi di morbillo mentre nel primo trimestre di questo nuovo anno hanno già raggiunto i 700 casi. Un 230% di casi in più rispetto allo scorso anno: numeri allarmanti.

I casi principali sono stati segnalati in quattro regioni: Lazio, Lombardia, Toscana e Piemonte. Le sacche di popolazione suscettibile è o non vaccinata o comunque che non ha concluso il ciclo di due somministrazioni vaccinali. Molte Regioni sono corse ai ripari con provvedimenti specifici per avvicinare la popolazione alla vaccinazione così da cercare di aumentare la copertura sul territorio.

Il morbillo è causato da un virus del genere morbillivirus (famiglia dei Paramixovidae). Si tratta di una malattia molto contagiosa che colpisce spesso i bambini tra 1 e 3 anni, per cui viene detta infantile, come la rosolia, la varicella, la pertosse e la parotite e può portare anche alla morte. I malati vengono isolati nel momento del contagio. Il morbillo, si legge nella scheda che gli dedica l’Istituto Superiore di Sanità sul portale EpiCentro, è pur sempre responsabile di un numero compreso tra le 30 e le 100 morti ogni 100.000 persone colpite. Le complicazioni sono dovute principalmente a superinfezioni batteriche: otite media, laringite, diarrea, polmonite o encefaliti (infiammazioni del cervello). Si riscontrano più spesso nei neonati, nei bambini malnutriti o nelle persone immunocompromesse.

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