Promuovere e difendere i diritti umani e i diritti delle persone con disabilità, favorendo la partecipazione attiva degli studenti e riflettendo sul linguaggio e sull’uso delle parole: è questo l’obiettivo del percorso didattico gratuito “Cambiamo sguardo: dire, fare, parlare di disabilità”, rivolto alle scuole di ogni ordine e grado, ma anche ad associazioni, enti territoriali, istituzioni culturali, università e a chiunque sia interessato ad approfondire il tema della disabilità per aumentare consapevolezza, conoscenze e competenze.
Alla base del progetto – ideato da CBM Italia, organizzazione internazionale impegnata nella salute, l’educazione, il lavoro e i diritti delle persone con disabilità in Italia e nel mondo – c’è la Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità, una legge internazionale adottata dall’Assemblea delle Nazioni Unite nel 2006 per combattere le discriminazioni e promuovere e tutelare i diritti delle persone con disabilità: uno strumento indispensabile da cui partire per contrastare stereotipi e luoghi comuni, rimuovendo gli ostacoli culturali e comportamentali che generano stigma ed emarginazione.
«Cambiare sguardo significa mettersi nei panni dell’altro, modificare il proprio punto di vista, trasformare le idee in comportamenti e i comportamenti in azioni: è questo il punto di partenza per costruire una società che sia davvero più inclusiva» commenta Massimo Maggio, direttore di CBM Italia. «La scuola rappresenta il luogo ideale in cui coltivare l’incontro con la disabilità e l’inclusione. Approcciare la disabilità, farne apprendere il vissuto di chi la vive è un percorso che, se iniziato a scuola, può davvero fare la differenza e migliorare il mondo in cui viviamo».
CBM Italia è impegnata da anni a promuovere i valori dell’inclusione nelle scuole italiane con progetti come “Cambiamo sguardo”, che quest’anno è giunto alla sua seconda edizione.
Si tratta di un progetto didattico gratuito, da svolgere in autonomia e in qualsiasi momento dell’anno, composto da una formazione online e un kit operativo da utilizzare in contesti scolastici ed extra scolastici.
La formazione online comprende 4 moduli da circa 20 minuti ciascuno su diversi argomenti: si parte dall’importanza del linguaggio inclusivo, su come possa influenzare positivamente comportamenti e atteggiamenti, si prosegue con la Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità, l’Agenda 2030 e la sua connessione con la Convenzione, e infine, nell’ultimo modulo, si affronta il tema della didattica inclusiva e l’importanza dell’adozione della Progettazione Universale per l’Apprendimento (PUA) – un approccio pedagogico che mira a valorizzare le diverse caratteristiche di chi impara, identificando e sviluppando le potenzialità di ciascuno – dentro e fuori la scuola.
Il kit operativo è formato da 6 proposte, una per ogni fascia d’età, dai 3 ai 18 anni, e contiene attività didattiche, giochi e laboratori utili a favorire il confronto e la partecipazione consapevole di tutti, parlando di disabilità con naturalezza e senza tabù, contrastando gli stereotipi, i luoghi comuni e i comportamenti discriminatori.
Le novità della seconda edizione del progetto riguardano il tema dell’educazione inclusiva a partire dall’articolo 24 della Convenzione, le connessioni esistenti tra povertà e disabilità in Italia emerse dalla ricerca “Disabilità e povertà nelle famiglie italiane” (https://www.cbmitalia.org/cosa-facciamo/sensibilizzazione/pubblicazioni/ricerca-cbm-e-fondazione-zancan/), le tecnologie che supportano l’inclusione scolastica e sociale di studenti con disabilità sensoriali.
Tutti i materiali sono scaricabili online. Per aderire e ricevere maggiori informazioni su “Cambiamo sguardo: dire, fare, parlare di disabilità” scrivere a: scuola@cbmitalia.org.
Il progetto è realizzato in collaborazione con Ledha Milano e l’Istituto dei Sordi di Torino.
In Italia secondo l’Istat, sulla base dell’anno scolastico 2022-23, le studentesse e gli studenti con disabilità, dalla scuola dell’infanzia alla secondaria di secondo grado, sono il 4,1% del totale, il 7% in più rispetto all’anno precedente.
In questo contesto, CBM Italia ha raccolto nell’anno scolastico 2023-24, attraverso un questionario inviato ai partecipanti alla prima edizione di “Cambiamo Sguardo”, le voci di 200 professionisti dell’educazione: docenti della scuola primaria (45%), docenti della scuola d’infanzia (19%), docenti di scuola secondaria di primo e secondo grado (rispettivamente 13% e 12%) ed enti non scolastici (11%) come musei, cooperative sociali, associazioni, Comuni e Università.
Dalle rispose sono emersi due dati interessanti: il 56% dei partecipanti dichiara di aver già preso parte a progetti educativi che affrontano il tema, eppure è ancora forte il bisogno di approfondimento attraverso strumenti e metodologie che favoriscano il coinvolgimento di tutti i bambini e i ragazzi, secondo potenzialità e capacità di ognuno. Il 79% conosce la Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità, ma solo il 35% ne ha parlato con i propri studenti, segno che è indispensabile continuare a stimolare la conoscenza, la consapevolezza e la partecipazione attiva di ciascuno sui diritti delle persone con disabilità – oltre 1 miliardo al mondo – e in particolare sul diritto all’istruzione e alla partecipazione sociale.
I dettagli del progetto su https://www.cbmitalia.org/cambiamosguardo.
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