Cambio dell’ora, tra sabato 26 ottobre e domenica 27 si torna all’ora solare

Tra sabato 26 e domenica 27 ottobre  si dovranno riallineare gli orologi secondo l’ora solare. Se per la maggior parte delle persone saranno i cellulari smartwatch e computer a ricordarci il cambiamento, chi non fa uso di questi apparecchi collegati ad internet, dovrà ricordarsi  di portare indietro gli orologi di un’ora.

 

Per “ ora legale ” si intende l’ora divenuta di uso comune in un Paese; Il tempo legale viene spesso menzionato in contrapposizione al tempo “solare”, che è il tempo determinato dal movimento apparente del sole. Questa espressione “legale” è stata utilizzata a partire dalla seconda metà del XIX secolo, periodo durante il quale si è affermata notevolmente l’ora di Greenwich. Questo periodo è anche il periodo in cui diversi paesi hanno cercato di adottare un’ora standard per sfruttare al meglio la luce naturale per ogni tipo di attività, da quella commerciale, alla vita di tutti quanti e ridurre al contempo il consumo di energia elettrica.

Già nel 1784 Benjamin Franklin, allora ambasciatore degli Stati Uniti in Francia, si lamentava in una lettera al Journal de Paris delle ore di sole “perdute” all’inizio della giornata estiva. Ma fu un certo Georges Vernon Hudson, un entomologo neozelandese, il primo a proporre nel 1895 un cambio di ora alla Royal Society of New Zealand. Voleva addirittura che durante l’estate australe gli orologi venissero spostati avanti di due ore per permettere a tutti di sfruttare al massimo la giornata, anche per lo svolgimento di attività quali il cricket, il giardinaggio, il ciclismo o qualsiasi altra attività all’aria aperta. Soprattutto, sperava che la sua caccia agli insetti non venisse più interrotta dal calare della notte. La sua proposta fu nettamente respinta dalle controparti scientifiche neozelandesi, ma suscitò una vivace controversia sulla stampa neozelandese. Fu durante la Prima Guerra Mondiale che venne applicato per la prima volta il cambio dell’ora . Gli Imperi Centrali ( Germania, Austria-Ungheria ) mancavano di carbone e cercarono ogni mezzo per risparmiare questa preziosa fonte di energia. Il 30 aprile 1916 le lancette passarono per la prima volta di un’ora attraverso il Reno. Gran Bretagna , Francia e Stati Uniti seguirono l’esempio. Poi tutti questi paesi abolirono il cambio dell’ora una volta tornata la pace. La misura venne applicata nuovamente durante la seconda guerra mondiale.  Abolita nuovamente con la Liberazione, il cambio dell’ora ritornò definitivamente in occasione della crisi petrolifera. La maggior parte dei paesi europei ancora la utilizza.

Da anni si dibatte sulla necessità di eliminare questo passaggio d’ora solare/legale ma i pareri rimangono discordi, variano per localizzazione e abitudini. E’ stata avanzata, da alcuni paesi del Nord Europa, la richiesta di abolirla, lasciando – in ogni periodo dell’anno – l’ora solare. Con la luce solare – è vero aumenta la luce alla mattina, ma è anche vero che diventa buio molto tempo prima. I paesi del Mediterraneo amano i tramonti in serata e le giornate sembrano più lunghe.  In termini commerciali è altresì valido considerare l’ora legale un alleato del commercio e del turismo. Ci si muove di più alla sera, quando è ancora giorno, rispetto al buio. Anche dal punto di vista energetico, seppure parliamo solo di un’ora, in termini monetari si risparmiano molti soldi.

Dal 2018 è stata data libertà ai 27 Stati d’Europa di scegliere sull’ora Legale/Solare, se mantenerla o meno. L’Italia, per il momento ha deciso di lasciare invariata questa soluzione. 

Domenica mattina si potrà dormire un’ora in più, ma poi ci saranno tante piccole conseguenze nei giorni a venire……. In molti soffriranno di mal di testa, spossatezza e problemi similari. Ma la cosa più triste sarà l’arrivo del buio già nel pomeriggio e allora ogni sensazione estiva svanirà.

 

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