Colloquio di lavoro: alcuni consigli per non arrivare impreparati

Il mondo del lavoro è come una giungla, non sai mai cosa aspettarti! Questo è vero, in parte, per coloro che non si preparano al meglio prima di affrontare un colloquio di lavoro. Non sempre è facile uscirne vincenti, non si sa mai bene come rispondere alle domande dei recruiter, quale sia la risposta migliore da dare e cosa, sarebbe meglio evitare. Al di là del curriculum vitae che, sappiamo bene essere importantissimo, vi è un mondo tutto da scoprire e da studiare per risultare agli occhi di chi ci convoca per un colloquio di lavoro professionale, la persona giusta da scegliere! Vediamo i passi giusti da seguire per poter risultare vincenti.

INFORMATI SULL’AZIENDA

Prima di presentarti ad un colloquio di lavoro devi prepararti seriamente. Devi, dunque, dimostrare ai selezionatori, di essere ben informato sull’azienda e sul ruolo specifico per cui ti sei candidato: è la tua occasione per convincere chi ti sta davanti che sei la persona giusta al posto giusto. Importante è essere informati sulle attività aziendali: non c’è nulla di peggio che presentarsi completamente impreparati! Quindi, prima del colloquio raccogli informazioni e prendi spunti da più fonti (sito Internet aziendale, social network, news, ecc.), aumenterai le probabilità di mostrarti informato qualora ti siano poste domande sul conto dell’azienda, ed è un altro modo di mostrarti interessato e motivato. 

L’IMPORTANZA DELLA PRIMA IMPRESSIONE, COME VESTIRSI

E’ inutile negarlo, l’abito in alcune circostanze fa il monaco! Curare l’outfit è indispensabile per dare la giusta impressione di te. Non scegliere casualmente la prima cosa che vedi nell’armadio ma, al contrario, cura nei minimi dettagli tutto il tuo abbigliamento. L’abito esprime tratti della tua personalità e, molto spesso, i selezionatori fanno caso e sono influenzati, anche da come ti presenti. Ecco un breve vademecum sull’abbigliamento da seguire:

  1. Scegli cosa indossare considerando il contesto in cui avverrà l’incontro, quindi la posizione per cui ti presenti, la tipologia di azienda, le condizioni climatiche sono tutti elementi fondamentali.
  2. Prediligi uno stile classico, formale ma non troppo austero. Se sei una donna, evita le scollature audaci o le gonne eccessivamente corte. È preferibile scegliere colori neutri, più chiari d’estate e più scuri d’inverno.
  3. Cura l’igiene personale, assicurati di avere capelli in ordine e puliti e le unghie delle mani curate. Per gli uomini è consigliabile avere barba e baffi in ordine.
  4. È ammesso qualche accessorio per non risultare troppo rigidi nell’abbigliamento, ma senza esagerare.
  5. Meglio evitare il profumo. Il gusto è soggettivo e una fragranza sgradita potrebbe influenzare negativamente il giudizio.

PUNTUALE SI, MA NON ARRIVARE MEZZ’ORA PRIMA

Spesso si confonde la puntualità con l’arrivare sul posto designato per il colloquio con 30 minuti di anticipo. Questa non è puntualità ma ansia! Essere puntuali significa presentarsi in sede di colloquio con un massimo 10 minuti di anticipo. Tutto ciò che esce da tale orario non è vista come puntualità. Sia che si tratti di anticipare o di ritardare, in entrambi i casi bisogna evitare! Pertanto, se vuoi partire col piede giusto arriva lievemente in anticipo (cinque o dieci minuti prima) piuttosto che in ritardo, ed evita di farti accompagnare da amici o parenti.

“PARLAMI DI TE”, COME RISPONDERE ALLA DOMANDA INIZIALE

Devi sapere che ogni colloquio di lavoro che si rispetti, inizia sempre con una semplice domanda: “Parlami di te”. La maggior parte dei candidati, davanti a tale quesito non sa cosa rispondere perché ritiene troppa generica la domanda. Questo, come potete immaginare, non è visto come un buon inizio dai recruiter. Ecco perché è importante conoscere prima le possibili domande che ti verranno poste in fase di colloquio. Per tale motivo, prepara a casa una presentazione di massimo un paio di minuti, con i dettagli circa la tua carriera, i collegamenti tra le varie posizioni ricoperte, i percorsi formativi.

PONI LE DOMANDE GIUSTE

Altro comportamento valutato positivamente dal recruiter è quello di porre domande interessanti e pertinenti sulla posizione lavorativa e sull’azienda in questione. Ma ricorda evita di porre domande circa la remunerazione e la paga nel primo colloquio se non direttamente chiesti dal recruiter. Così come devi evitare di informarti circa ferie e permessi da lavoro. Mentre, alcune domande ti faranno sembrare preparato e professionale. Tra quelle da porre ai recruiter troviamo:

  • Cosa si aspetta l’azienda dal candidato selezionato?
  • Qual è la mission dell’azienda? (da porre solo se non ti è stato già spiegato dall’azienda)
  • Quale sarebbe, nello specifico, il mio ruolo all’interno dell’azienda?
  • Qual è la possibilità di crescita in azienda?
  • Quando potrò avere una risposta?

Colloquio di lavoro: domande tipiche e struttura| Adecco

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