Ancora Amazon Prime Video protagonista dei consigli per la quarantena, che ha a disposizione una marea di serie TV e prodotti filmici, pur essendo molto meno al centro dell’attenzione rispetto al rivale Netflix. Il consiglio di oggi cade su The Office USA, remake americano della sitcom in falso documentario britannica omonima creata dal comico inglese Ricky Gervais, qui in veste di produttore ed occasionalmente sceneggiatore.
Come nella serie originale inglese, in The Office una troupe televisiva segue le vicende di una filiale di una fittizia azienda produttrice di carta in Pennsylvania. Girata appunto nello stile mockumentary (dall’inglese mock=prendere in giro, sfottere e documentary=documentario), tecnica resa celebre da The Blair Witch Project e Cloverfield.
Questa sitcom, che per tutta la sua durata regge il proprio humor sulla costruzione di un’aria surreale e grottesca, usando la malinconia come base dell’ironia, ha avuto in grande pregio di rilanciare la carriera di Steve Carrell.
L’attore statunitense, infatti, celebre per la partecipazione ad Una Settimana da Dio e Ancorman 1 e 2, interpreta Michael Scott, il dirigente dell’azienda e boss della filiale protagonista, un uomo irritante e continuamente inappropriato, che passa le giornate lavorative ad importunare con battute e scherzi discutibili i suoi dipendenti.
Un ruolo che lo ha riportato al centro dello star system, dato il successo planetario della serie, che lo ha associato ad uno dei ruoli più iconici nella storia della televisione contemporanea. Infatti Michael Scott è diventato anche un meme, celebre per la famosa frase esclamativa “PARKOUR!”.
The Office rappresenta una sitcom per le persone semplici, in cui chiunque può immedesimarsi, che, soprattutto negli USA, ha avuto una fortissima influenza culturale, modificando radicalmente il sense of humor di un’intera generazione.
The Office è largamente la migliore tragicommedia della classe media degli ultimi anni.
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