Consiglio Superiore della Sanità resetta tutto sulla vendita della Cannabis

Negozi che vendono Cannabis nelle nostre città, negli ultimi mesi, sono sorti come funghi. C’è una catena, la ” Cannabis Store Amsterdam” che ha conquistato la leadership della vendita nelle principali città d’Italia proponendo prodotti commestibili, oltre che consumabili nei modi più noti. Negli store c’è di tutto, dai biscotti, alle caramelle ai dolci, cioccolata, perfino la birra, per passare poi alle felpe che riproducono il simbolo della famosa fogliolina, gioia e delizia, ma anche trasgressione almeno estetica, più nell’apparenza, che nella sostanza, per  i tanti giovani e meno giovani che ne fanno uso ordinario.

La Cannabis è oggi proposta in una maniera epurata, forse fin troppo facile da raggiungere. Una moda che mette tale prodotto allo stesso livello di quanto è da sempre consumabile. Forse troppo? O forse no? Materia ostica. E’ sicuramente un business, che non tiene conto degli effetti collaterali per i ragazzi.Ci si abitua e si legalizza di fatto qualcosa che non fa bene, se non per usi terapeutici. La produzione viene incentivata, anche se forse legalizzata e controllata. Tanti i pro e i contro, di un prodotto al quale non siamo abituati a vedere in vendita in un negozio. “Alla sera una tisana alla Cannabis, per rilassarsi….al posto della camomilla, evoluzione sociale o involuzione?”

Nei  Cannabis Store, che nel frattempo si sono moltiplicati ovunque, pubblicizzati e proposti anche da personaggi più o meno famosi,  tutti i prodotti in vendita hanno un valore di Thc (tetraidrocannabinolo, principio attivo della marijuana) inferiore allo 0,6%, il limite consentito dalla legge. Nei  prodotti da mangiare è invece presente il Cbd, un metabolita non psicoattivo che ha effetti rilassanti, antiossidanti e antinfiammatori. Questa sostanza favorisce il sonno ed è distensiva contro ansia e panico.

Oggi però è cambiato in base ad un comunicato del Consiglio Superiore della Sanità, interpellato dal MOIGE (Movimento Italiano Genitori), che ha così  provocatoriamente richiesto la consulenza a tale Ente. “Non possiamo avvelenare i nostri figli con le droghe ed è inaccettabile che uno Stato consenta a tutti, anche ai minori, di reperire la cannabis facilmente o, addirittura, in maniera legale.

Finalmente il CSS ha ribadito la pericolosità della cannabis, anche quella maliziosamente chiamata “light”. Non possiamo infatti fare distinzioni tra droghe leggere e droghe pesanti: le droghe sono tutte pericolose e dannose, ancor più se assunte nella fase adolescenziale.

La cannabis è senza dubbio una droga come le altre, per cui è necessario, piuttosto che aumentarne e incentivarne il consumo, attivare tutte le iniziative di informazione ed educazione rivolte sia ai genitori che ai ragazzi per spiegarne i danni e i rischi.

Sempre il Moige, conclude il suo comunicato chiedendo al nuovo Governo e al Parlamento non solo di impedire il proliferare dei negozi in cui vengono venduti questi prodotti a base di cannabis, ma di impegnarsi attivamente per prevenirne l’uso da parte dei minori.  Serve uno sforzo congiunto delle istituzioni, delle scuole, delle famiglie e di tutta la società civile, per la protezione dei nostri figli, della loro libertà e della loro salute”. Ha dichiarato Antonio Affinita, Direttore generale del Moige – Movimento Italiano Genitori.

 

Ne siamo incuriositi, preoccupati o anche interessati, sia come genitori che come cittadini. Il tema della legalizzazione è un tema complesso. L’alcool nel tempo si è dimostrata un’arma a doppio taglio, ancora oggi… e (per ora) mi fermo qui.

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