A cosa serve la tracciabilità dei prodotti industriali

Capita spesso di leggere o di sentir parlare di tracciabilità dei prodotti industriali come di una garanzia per la sicurezza dei consumatori. Ma di che cosa si tratta nello specifico? La tracciabilità delle filiere industriali, della manifattura elettronica o delle filiere meccaniche si basa sull’impiego di sistemi che sono finalizzati all’identificazione delle fasi di produzione e di trasformazione: vi si ricorre, per esempio, per la realizzazione di elettrodomestici o di parti meccaniche per le auto. Attraverso l’identificazione, le attività che vengono svolte possono essere riconosciute, registrate e monitorate.

In questo modo è possibile controllare il percorso che viene compiuto dalle materie prime destinate a essere trasformare in semilavorati e a diventare prodotti finiti veri e propri. Dalla registrazione dell’arrivo dei materiali si passa alla loro lavorazione; dopodiché gli step dei semilavorati vengono analizzati, così come la creazione dei prodotti e il loro smistamento. Ma non è tutto, poiché la tracciabilità dei prodotti industriali coinvolge anche il confezionamento, le spedizioni e lo stoccaggio in magazzino.

Non di rado il termine “tracciabilità” viene usato come un sinonimo di “rintracciabilità”, ma è opportuno mettere in evidenza che si tratta di nozioni e concetti differenti. La rintracciabilità, infatti, ha a che fare con il processo che ripercorre la catena di produzione di un articolo, in modo tale da individuare un’azione o un evento specifici, mentre la tracciabilità prevede che tutti gli elementi che sono coinvolti nella realizzazione, nella trasformazione o nella modifica di un prodotto vengano tracciati, a prescindere dal settore di riferimento – quello alimentare, quello logistico, quello industriale, quello chimico, e così via.

Sia in un caso che nell’altro, comunque, la logica alla base dei due processi è quella di una raccolta di informazioni ordinata e precisi, relativa agli iter che conducono alla creazione di un prodotto. Lo scopo della tracciabilità, ottenuta con i sistemi di marcatura laseer di aziende come Sitel MK3, è quello  di archiviare dati e di comunicare le caratteristiche e lo svolgimento di ciascun processo, affinché sia possibile essere consapevoli delle varie fasi di trasformazione di un prodotto. Si può pensare alla rintracciabilità come a un percorso che dal prodotto finito giunge alle materie prime, mentre la tracciabilità segue la strada esattamente opposta. Essa comporta la definizione delle attrezzature che vengono usate e dei processi che fanno parte del ciclo produttivo, ma anche delle caratteristiche del prodotto che verrà realizzato e delle materie prime che saranno usate a tal scopo. 

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