Da piccoli sarà capitato sicuramente di aver ingoiato almeno una volta una gomma da masticare con tutte le spiegazioni terrificanti dateci dai nostri genitori su cosa ci aspettava una volta avuta la gomma nello stomaco. Ma quello che succede veramente poi non lo abbiamo mai capito veramente. Partiamo dal presupposto che le gomme da masticare sono principalmente una miscela di elastomeri sintetici come il poliisobutilene, i copolimeri isobutilene – isoprene (gomma butilica), i copolimeri stirene – butadiene e polivinilacetato… non tanto differente quindi da come è fatto uno pneumatico o una palla da basket.
Si tratta quindi di miscele non biodegradabili: basta pensare a cosa accade quando una gomma cade sul tappeto e di come sia difficile rimuoverla.
Oggi però non tutte le gomme sono fatte in questo modo e molte al contrario sono realizzate con la gomma arabica a (naturale e intaccabile dagli acidi dello stomaco).
Quindi abbiamo due possibilità: la gomma viene intaccata e demolita nello stomaco, oppure non venendo demolita riesce comunque a farsi largo nel tratto digerente fino ad essere espulsa in un paio di giorni. Avviene quindi lo stesso iter delle monetine che riescono a sorpassare lo stomaco fino a raggiungere il retto. La gomma ha anche il vantaggio riessere morbida per una più facile eliminazione dal corpo.
Se però ingoiare la gomma non è un fatto sporadico (come può accadere ai bambini mal controllati) allora l’accumulo di questi prodotti può causare una occlusione intestinale o rimanere attaccati alle pareti dello stomaco. In questi casi bisognerà intervenire per via chirurgica. Tutte sintomatologie che comunque si manifestano nel giro di pochi giorni e non negli annali come i falsi miti tramettono da sempre.
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