CREED 3, la storia di Adonis Creed continua ma stavolta senza Rocky Balboa

CREED 3 è il terzo capitolo della serie di film definibili in un certo senso “spin-off” di Rocky, ( nel 2024 dovrebbero uscire le storie di Rocky Balboa da ragazzo). Questo film è incentrato su Adonis Creed, figlio di Apollo, che dopo vicende personali travagliate viene allevato dalla moglie di Apollo – che pur non essendo la sua mamma naturale, lo accoglie e lo cresce in casa come figlio. Nel mondo pugilistico a cui si cimenta con il cognome Johnson riesce a farsi notare e diventa alla fine allievo di “zio” Rocky…..il resto è il caso vederlo su i vari canali pronti a proporlo in streaming o in abbonamento.

Quest’anno si propone e si narra il terzo capitolo delle vicende successive alla crescita e all’acclamazione di Adonis. Il film  Creed 3, vede come regista proprio  Michael B. Jordan che si mette dietro la macchina da presa per girare il suo primo film.

A volerne parlar bene, la storia ci racconta delle vicende familiari e sportive di un uomo e della sua famiglia, moglie e figlia. L’ottica è mutata nel tempo, così come le percezioni delle cose e anche la sensibilità dei temi e dei tempi. Un uomo si, ma anche un campione pronto a mettersi in discussione pur di acclamare quanto conquistato. A volerla leggere diversamente, si raschia il fondo, a cercare di riprendere temi trattati e più volte ripresi, drammi del mondo della Boxe, e dell’umana concezione del vincere/perdere. Il dolore, l’insicurezza, l’amicizia e il perdono, un minestrone bollito e ribollito, servito però in un servizio d’argento. Ai tempi di Rocky I , il piatto era di alluminio consumato e liso, ma la struttura della sceneggiatura era di tutt’altro spessore, come anche l’interpretazione e i contenuti fuori del ring. In ogni caso in Creed III, il campione di boxe Adonis Creed viene sfidato dal suo amico d’infanzia, Damian, appena uscito di prigione e anch’egli un prodigio della boxe. È determinato a distruggerlo, come rivalsa di una vita che a lui ha dato tanto, mentre l’ex carcerato ha avuto poco e nulla. Una sfida, piena di rancore… (un po’ come Rocky 3).

Come accennato questa pellicola si fa notare sopratutto per un’assenza. Non vede il ritorno di Sylvester Stallone.

Lo stesso Stallone aveva rivelato in un post su Instagram che c’erano stati dei contrasti con il produttore della saga, Irwin Winkler, che avrebbe rifiutato di fargli avere i diritti sul personaggio e sul franchise. Inoltre, crede  che il terzo film “abbia preso una direzione molto diversa da quella che avrebbe seguito lui. La filosofia di Irwin Winkler e Michael B. Jordan è diversa”.

Da parte sua, il regista di Creed III è più consensuale. “Volevamo davvero scrivere questa storia e questo universo attorno al personaggio di Adonis, per permettergli di andare avanti, di emanciparsi”, ha spiegato Michael B. Jordan in un’intervista. “Abbiamo molto rispetto per ciò che Sylvester Stallone ha costruito negli anni, ha aggiunto. Ora vogliamo evidenziare Adonis e la sua famiglia”. Ciò non significa che Sylvester Stallone abbia completamente chiuso con Rocky Balboa, però. Attualmente sta scrivendo la sceneggiatura di una serie televisiva, incentrata sulla giovinezza del pugile che gli ha dato fama e ricchezza negli ultimi quarant’anni.

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