Si sta diffondendo molto nei self service, dove vengono serviti sia piatti caldi o freddi durante il giorno, in pausa pranzo. Sono spesso servizi gratuiti che rientrano nella consumazione del pasto. Hanno la prerogativa di dare acqua filtrata e trattata a garanzia di purezza e eventualmente addizionata con anidrite carbonica.
Anche molti Hotel hanno sposato tale formula. I vantaggi sono indubbi sia per il gestore che per il cliente. Posizionando all’interno del ristorante (spesso a buffet), l’utente può scegliere tra diverse tipologie di bevande e anche avere una certa garanzia in fatto di qualità del prodotto e sicurezza igienica. Si tratta perlopiù di ambienti rivolti ai giovani o a chi non si aspetta il servizio al tavolo.
Ho potuto utilizzare quest’estate delle macchine adibite al servizio freebeverage, presso una nota compagnia alberghiera, dove la distribuzione di acqua microfiltrata e tante altre bevande sfuse (cola-cola, Aranciata, Arance Rosse, ACE, Acqua liscia, Acqua gassata) avveniva liberamente. C’era infatti la formula free drink e potevamo ricaricare caraffe e bicchieri tutte le volte che si volesse.
Il fatto di avere acqua pura che diventasse essa stessa ingrediente delle bevande distribuite era tanto gradita, ma anche gustosamente accettata.
I concentrati per bevande gassate e naturali “io bevo” sono prodotti e posti sottovuoto in apposite confezioni di diversi formati. La diluizione del concentrato con acqua trattata avviene secondo varie modalità di dosaggio e della tipologia di prodotto.
Il ristorante di un albergo a fronte di una spesa tutto sommato contenuta, (le ricariche dei succhi e dell’anidride carbonica), può offrire un servizio di tutto riguardo.
Non deve, inoltre, provvedere all’approvvigionamento dell’acqua in bottiglie da stoccaggio, e vuoti a rendere, evitando così il lavoro di magazzino. Non c’è più il carico e scarico merci.
Ciò che mi induce a sponsorizzare ancor più fortemente tale formula è senz’altro il tema dell’inquinamento e il rispetto ambientale. Con l’utilizzo delle Macchine “Io Bevo – freebeverage”, non c’è più il trasporto sia su gomma, che su treno, delle bottiglie.
La marca presente presso il Villaggio Valtur di Marilleva 1400 era una distributore “Liberi di bere.
Ultima annotazione. Il concetto di piena libertà si riscopriva anche alla mattina con il cappuccino e le bevande tipiche (caffè, Cappuccino, mocaccino o acqua calda) (l’unica riserva è il latte e anche il caffè che sono in polvere).
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