Il periodo estivo è quello in cui milioni di persone hanno la possibilità di prendersi una meritata vacanza dalla routine quotidiana per trascorrere momenti felici, magari in viaggio, insieme alla propria famiglia, ed è esattamente ciò che molte persone stavano facendo quando, ancora una volta, la follia omicida del terrorismo si è abbattuta su persone innocenti provocando purtroppo morti e feriti con una strategia simile a quella già usata in altri attacchi terroristici, un veicolo lanciato a forte velocità tra la folla per tentare di provocare il maggior numero di vittime possibile.
E’ quanto accaduto nella giornata di ieri, nella città di Barcellona, dove oltre un centinaio di persone sono rimaste ferite e 13 hanno perso la vita. Un nuovo terribile episodio che colpisce l’Europa e contribuisce a ravvivare ulteriormente la paura delle persone, legata ovviamente alle azioni terroristiche che continuano ad essere portate a termine a livello globale.
L’attentato di Barcellona si è verificato ieri sulla Rambla, la zona della città che collega Plaça de Catalunya con il porto antico. Durante quello che appariva come un normale pomeriggio d’agosto, la tranquillità è stata spezzata da un furgone che a forte velocità ha iniziato a travolgere le persone, percorrendo la strada a zig zag per creare ancora più vittime. In breve tempo si è scatenato il panico, e al termine dell’azione terroristica, l’uomo alla guida del mezzo è riuscito a fuggire ed è ancora ricercato dalla polizia.
In serata, invece, le autorità sono riuscite a sventare quello che sarebbe potuto diventare un secondo attacco terroristico nella vicina città di Cambrils. In quel caso doveva essere usato un secondo furgone, ma le autorità sono intervenute, si è scatenato uno scontro a fuoco che ha portato alla morte dei cinque terroristi. Altri tre sono invece stati arrestati. Proprio dalle indagini è emerso che le azioni compiute hanno coinvolto una intera cellula terroristica composta dai cinque soggetti neutralizzati, dai tre arrestati e da un altro ancora in fuga. All’attentato di ieri, inoltre, è stato collegato un episodio avvenuto qualche settimana fa ad Alcanar, l’esplosione di alcune bombole di gas che ha provocato alcuni feriti. L’ipotesi è che i terroristi, in origine, avessero pianificato di far esplodere le bombole di gas tra la folla, ma l’accidentale esplosione dei giorni scorsi avrebbe costretto ad un cambio di programma che si è tradotto nell’attentato di ieri.
A meno di 24 ore dal fatto, si apprende che tra le 14 vittime al momento accertate sono presenti anche due nostri connazionali. Tra questi Bruno Gulotta, 35enne responsabile vendite e marketing di Tom’s Hardware, che al momento dell’attentato si trovava nella città catalana dove stava trascorrendo qualche giorno di vacanza in compagnia della moglie e dei due figli.
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