Il mercato dell’e-commerce negli ultimi anni ha registrato una crescita esponenziale a livello globale, spingendo un numero crescente di persone ad effettuare i propri acquisti online, beneficiando di prezzi altamente competitivi e della comodità di ricevere i prodotti a domicilio.
In termini di popolarità, Amazon domina incontrastata registrando numeri spaventosi che derivano anche dalla continua espansione globale che il colosso guidato da Jeff Bezos sta portando avanti. Ma un’altra realtà conosciuta e apprezzata da milioni di persone si conferma eBay, la più nota piattaforma di aste online fondata oltre 20 anni fa da Pierre Omidyar. Ed è proprio eBay che ha deciso in questi giorni di portare la rivale Amazon in tribunale, accusandola di aver perpetrato una condotta sleale nei suoi confronti per aver tentato di rubarle venditori.
Tutto è iniziato poche settimane fa, quando eBay ha inviato una diffida ad Amazon, accusando la società guidata da Jeff Bezos di aver messo in atto una strategia pensata per sottrarre ad eBay centinaia dei suoi migliori venditori. In quell’occasione Amazon aveva fatto sapere di aver avviato una indagine interna per accertare eventuali responsabilità.
Adesso, tuttavia, eBay ha deciso di passare all’azione, e dopo la lettera di diffida ha scelto di fare un passo in avanti, denunciando formalmente Amazon. La denuncia è stata depositata presso il tribunale nella contea di Santa Clara, in California.
Le accuse rivolte da eBay alla rivale appaiono piuttosto pesanti. Secondo quanto si legge nei documenti depositati dalla piattaforma di aste online, Amazon già dal 2015 avrebbe messo in atto una strategia sleale attraverso la violazione del sistema di messaggistica interno ad eBay. Questo strumento di messaggistica consente ai venditori di comunicare rapidamente con l’azienda, altri venditori e i clienti.
Secondo l’accusa, centinaia di rappresentanti di Amazon avrebbero violato le regole interne ad eBay, creando appositamente degli account sulla piattaforma, cercando di non essere identificati, per poter contattare i venditori terze parti che utilizzano eBay, convincendoli a passare su Amazon attraverso centinaia di messaggi.
eBay, ricordiamo, conta circa 175 milioni di utenti attivi che, sulla piattaforma, vendono prodotti per un valore di circa 90 miliardi di dollari. D’altro canto per Amazon i venditori esterni rappresentano una risorsa importante, come dimostra il fatto che circa la metà delle vendite registrate sulla piattaforma di Bezos coinvolgono i venditori terze parti.
In merito alla denuncia, Amazon per il momento non ha rilasciato commenti. Ma sarà interessante scoprire in che modo proseguirà la vicenda che coinvolge le due principali piattaforme di vendita online.
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.