Mentre è trascorso ormai quasi un mese dall’avvenimento, si torna a parlare dell’aereo della compagnia egiziana Egypt Air, un Airbus A320, che dopo essere partito da Parigi in direzione del Cairo, il 19 maggio scorso è improvvisamente scomparso dai radar, facendo sorgere molte ipotesi sulle possibili cause che hanno portato alla misteriosa scomparsa del velivolo che, a bordo, aveva in totale 66 persone (56 passeggeri e 10 membri dell’equipaggio).
In queste settimane le ricerche dell’aereo sono proseguite senza sosta, con l’intento di scoprire cosa sia effettivamente accaduto durante il volo, e proprio in questi giorni è stato confermato il ritrovamento del relitto, che si trova ad una profondità di circa 3000 metri tra l’isola di Creta e la costa egiziana. Il prossimo passo è quindi quello di identificare l’esatta posizione delle scatole nere, per il recupero, in modo da entrare in possesso delle informazioni necessarie che possano consentire di scoprire le cause di questa tragedia.
Dopo la misteriosa scomparsa dell’aereo avvenuta nel mese di maggio, il governo egiziano aveva deciso di affidarsi alla società Deep Ocean Search, che attraverso il suo robot John Lethbridge, specializzato nel recupero di relitti, ha iniziato ad effettuare le ricerche nella zona in cui venivano inviati i segnali dalle scatole nere del velivolo.
A distanza di alcune settimane dall’inizio delle ricerche, Deep Ocean Search ha confermato di aver identificato e fotografato il relitto dell’aereo, scoprendo il luogo in cui si trovano le parti principali dell’aereo, in particolare la coda dove è posizionata la scatola nera principale. Adesso è quindi necessario mappare la zona per consentire il successivo recupero della scatola nera che registra gli ultimi 30 minuti di volo, indispensabile per capire cosa è successo in volo. Si tratta, tuttavia, di una corsa contro il tempo, dal momento che le scatole nere continueranno a inviare segnali sulla propria posizione fino al prossimo 24 giugno.
L’Airbus A320 diretto al Cairo, secondo le informazioni diffuse nelle ore successive al disastro, aveva improvvisamente virato a sinistra, perdendo quota, e successivamente ha fatto un giro completo verso destra scomparendo dai radar. Le prime ipotesi parlavano di una possibile avaria a bordo, ma non è stata comunque esclusa l’ipotesi di una esplosione causata da un atto terroristico, che avrebbe potuto portare alla tragedia. Per saperlo con certezza, tuttavia, sarà necessario attendere il recupero della scatola nera.
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