In questi ultimi mesi Facebook sta probabilmente vivendo uno dei periodi più complicati della sua storia. E’ innegabile come la crescita della multinazionale guidata da Mark Zuckerberg prosegua con fatturato e profitti in costante crescita ad ogni trimestre, ma è anche vero che gli intoppi non mancano. L’ultima trimestrale, ad esempio, ha registrato un rallentamento della crescita degli utenti sul social network con previsioni tutt’altro che incoraggianti per i prossimi mesi ed è proprio questa notizia che pochi giorni fa è costata la perdita di circa 120 miliardi di dollari di capitalizzazione.
Allo stesso tempo continua a gravare sulle spalle di Facebook la questione della privacy, dopo il caso Cambridge Analytica colpevole di aver usato i dati di 87 milioni di utenti Facebook per influenzare il voto delle elezioni statunitensi, a favore di Donald Trump. Ebbene alla lista si aggiunge un nuovo tassello emerso da una inchiesta del Wall Street Journal, che rivela come il social network sia da tempo in contatto con alcune delle principali banche statunitensi, con l’obiettivo di ottenere dati finanziari degli utenti.
I dettagli diffusi dal Wall Street Journal, ottenuti da fonti anonime, rivelano che Facebook sarebbe già da tempo in contatto con alcune importanti banche come JP Morgan, Wells Fargo, Chase, US Bancorp e Citigroup per raggiungere un accordo che le consenta di accedere ai dati finanziari degli utenti, come il saldo dei conti correnti e dettagli sulle transazioni, come ad esempio le piattaforme su cui fanno acquisti.
L’obiettivo della multinazionale sarebbe quello di spingere gli utenti ad usare Facebook Messenger come una piattaforma per la vendita di beni e servizi, offrendo nuovi strumenti per visualizzare dettagli sul proprio conto corrente e ricevere segnalazioni su possibili frodi. In questo modo gli utenti sarebbero portati a trascorrere più tempo su Messenger.
L’elemento che, tuttavia, sta frenando una collaborazione del genere è la questione della privacy. Un fattore talmente importante da aver spinto una delle banche a tirarsi indietro dai colloqui con Facebook per evitare conseguenze potenzialmente dannose. C’è da considerare, tuttavia, che una scelta del genere potrebbe consentire non solo a Facebook di fornire nuovi strumenti finanziari ai propri utenti, ma anche alle stesse banche di attirare nuovi clienti, considerato qualcosa di necessario soprattutto per contrastare la crescente diffusione delle piattaforme digitali che si rivelano sempre più pericolose per le tradizionali istituzioni bancarie.
Attraverso un portavoce, Facebook ha confermato che in quanto azienda online è costantemente in contatto con le istituzioni finanziarie per poter migliorare i servizi offerti ai suoi clienti, sottolineando tuttavia di non avere alcun accordo con banche o società che gestiscono carte di credito, e inoltre non usa le informazioni finanziarie dei clienti a scopi pubblicitari.
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