Viviamo in una società in cui i dati sono diventati una risorsa straordinariamente importante, consentendo a importanti aziende e multinazionali di generare profitti miliardari. La raccolta di dati, in tal senso, è finita più volte al centro di scandali, coinvolgendo importanti multinazionali nel settore della comunicazione, a partire da Facebook, il celebre social network guidato da Mark Zuckerberg.
Proprio durante i primi mesi dell’anno, Facebook ha annunciato la chiusura di Research, applicazione per dispositivi mobile che retribuiva i partecipanti in cambio del monitoraggio dei dati, a seguito di un’inchiesta del portale TechCrunch. Al centro della discussione, in quel caso, c’era stato il coinvolgimento di utenti minorenni. Ebbene Facebook sembra aver deciso di riprovarci, cercando questa volta di imparare dagli errori del passato. La novità presentata attraverso il blog aziendale si chiama Study ed è un’app che retribuirà gli utenti in cambio della possibilità di monitorare le attività dei dispositivi.
Per rendere l’esperienza quanto più trasparente possibile, Facebook ha da subito chiarito alcuni punti fondamentali. L’app sarà accessibile esclusivamente a persone maggiorenni. Questi verranno reclutati attraverso annunci pubblicitari, saranno informati su quali dati verranno raccolti e attraverso delle notifiche verrà comunicato il momento in cui verrà avviato il monitoraggio.
Le informazioni raccolte comprenderanno le app installate sui dispositivi, il paese di provenienza, il dispositivo e il tipo di rete. Verrà inoltre monitorato il tempo trascorso ad utilizzare le app e le attività svolte con il dispositivo. L’obiettivo, a detta di Facebook, è quello di scoprire le funzioni più utilizzate dagli utenti per migliorare i suoi prodotti.
In ogni caso non saranno raccolte altre informazioni come ID e password dei dispositivi. Allo stesso modo non verranno coinvolti i contenuti personali degli utenti come video, foto e messaggi privati. Inoltre nessuno dei dati raccolti sarà ceduto a terze parti. La società, inoltre, conferma che nessuna delle informazioni raccolte sarà utilizzata per creare contenuti pubblicitari mirati in base agli interessi degli utenti coinvolti.
Facebook ribadisce, infine, che tutti i partecipanti alle ricerche di mercati attraverso l’app verranno retribuiti (ma non è stato comunicato quanto), e dovranno essere in possesso di un account PayPal, su cui Facebook verserà il compenso dovuto. Facebook Study sarà accessibile, inizialmente, solo per utenti in USA e India. Ma in futuro la disponibilità potrebbe essere estesa ad altri territori per ampliare il bacino di utenti e, quindi, di dati disponibili.
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