Fausto Brizzi torna a fare il regista. Dopo le accuse che lo hanno visto protagonista in vicende giudiziarie, per presunte molestie sessuali, torna dietro la macchina da presa. Dirigerà una commedia, il sui titolo provvisorio è “Modalità Aereo” . Il produttore della pellicola sarà il suo amico Luca Barbareschi. La Sit-com, sarà un film per la TV e avrà una durata di quattro anni. Un lavoro a “lungo Termine” che potrà far solo bene all’uomo e al professionista. Nella Produzione si alterneranno attori e personaggi famosi. Dopo l’esclusione dal mondo patinato del Cinema per diverso tempo, è ora di ridare smalto alla propria immagine. Lo scandalo gli chiuse diverse porte. Ora inizia una nuova fase.
Luca Barbareschi è pronto a scommettere sul regista Romano e ad investirci ancora. Il suo lavoro di Dicembre (il cinepanettone) è stato un vero successo per contenuti stile e cast. C’è stata poi un vero e proprio cataclisma mediatico, che ne hanno bloccato e boicottata la crescita, ma il buon lavoro fatto è rimasto. Ora la casa di produzione Casanova Multimedia offrirà a Brizzi una nuova opportunità.
Tutto partì dalla trasmissione “Le Iene”. Diverse aspiranti attrici denunciarono Brizzi per atteggiamenti inequivocabili. vere e proprie molestie sessuali. Le ragazze, secondo la denuncia, venivano invitate per provini presso uno studio del regista. Qui subivano molestie fino (a detta di alcune di loro) a subire violenza sessuale. Ciò che risulta oscuro è il fatto che le denunce sono pervenute dopo un lasso di tempo piuttosto lungo. Due delle tre, anche oltre il termine massimo prefissato dalla legge. Per la terza, infine, non risulterebbero esserci neppure gli elementi sufficienti alla denuncia. Con molta probabilità il procedimento verrà archiviato. C’è però in ballo ancora una denuncia, dopo la prescrizione di tutti gli altri punti d’accusa.
Ma perché questa vicenda è emersa solo dopo l’inchiesta delle Iene? Perché pur comprendendo la difficoltà che può paralizzare una vittima per le violenze fisiche e psicologiche nel denunciare un fatto, ciò non è avvenuto? C’è un forte dubbio sui comportamenti di chi potrebbe aver voluto sfruttare il video per creare un impianto mediatico a proprio favore (pubblicità) e mettere sotto gogna un personaggio famoso. Prove non ci sarebbero, ne oggettive, ne soggettive. Non corrisponderebbero molti dettagli delle ricostruzioni fatte.
Certe accuse devono essere fatte secondo i metodi e le tempistiche che prevede la legge, con denunce formalizzate. Per le accusatrici potrebbe palesarsi un’azione civile per chiedere un risarcimento in denaro, anche se, senza il riconoscimento dei fatti sul piano penale.
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