Ridurre le emissioni di sostanze inquinanti per l’ambiente è un traguardo fondamentale per ridurre l’enorme livello che l’inquinamento ha raggiunto in questi anni a livello globale, e considerato il numero sempre maggiore di veicoli che si muovono nelle strade di tutto il mondo è necessario che i principali produttori del settore concentrino la propria attenzione su tecnologie meno dannose per l’ambiente.
Sono già numerosi i produttori del settore auto che hanno annunciato per i prossimi anni un piano strategico che riduca progressivamente la produzione di vetture dotati di motori che inquinano l’ambiente, e alla lista a quanto pare si aggiungerà presto anche Fiat Chrysler Automobiles, che dovrebbe annunciare la sua strategia nei prossimi mesi che potrebbe portare all’abbandono definitivo della produzione di auto diesel entro il 2022.
Per adesso manca l’annuncio ufficiale da parte del gruppo guidato da Sergio Marchionne, ma l’indiscrezione arriva dal Financial Times, che conferma quanto appena detto. Sembra che FCA si stia preparando per questo annuncio che dovrebbe arrivare il 1° giugno, quando la società svelerà i futuri piani aziendali. In quell’occasione dovrebbe essere confermata la scelta di abbandonare la produzione di motori diesel entro il 2022. La novità, tuttavia, dovrebbe riguardare solo le automobili, mantenendo invece i motori diesel su veicoli commerciali, camion e truck del gruppo FCA.
Secondo il Financial Times, due sarebbero le motivazioni dietro la scelta di FCA. La prima riguarda l’aumento dei costi di produzione dei motori diesel, che per adeguarsi alle normative europee sempre più stringenti, richiederebbero in futuro una spesa maggiore del 20%, rendendo sempre meno conveniente produrre auto alimentate a gasolio. Allo stesso modo anche la riduzione della richiesta da parte dei consumatori.
Se è vero che in Italia le auto diesel continuano a mantenere una quota di mercato piuttosto alta pari al 56% e le vendite di vetture a gasolio registrate nel 2017 da FCA sono aumentate rispetto all’anno precedente, è anche vero che la situazione sta cambiando. In Europa, lo scorso anno, il numero di automobili diesel vendute è diminuito dell’8%, passando al 43.8%, ed entro pochi anni la quota di mercato dovrebbe diminuire ulteriormente.
Considerati questi elementi, l’ipotesi più probabile è che FCA possa scegliere di puntare maggiormente sui motori ibridi o elettrici per mantenersi competitiva in un mercato che continua a crescere. Del resto, in caso di conferma, FCA sarebbe solo l’ultimo dei grandi produttori di automobili a intraprendere questa strada. Negli ultimi mesi già diversi esponenti del settore, da Toyota a Volvo e persino Volkswagen, che nel 2015 è stata al centro del dieselgate, lo scandalo che ha riguardato la falsificazione delle emissioni delle sue vetture diesel.
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