Finalmente forse, le vacanze saranno più vacanze per gli studenti. Su questa linea tutti d’accordo, dagli insegnanti ai genitori. Che le vacanze siano tali, tra festività e possibilità di stare in famiglia, con gli amici e permettere un vero riposo, recuperare per ritornare più attivi, per la seconda parte dell’anno è un’idea che piace.
Il Ministro dell’istruzione Marco Bussetti ha presentato una circolare per far diminuire l’assegnazione dei compiti durante le vacanze Natalizie.
Un vero e proprio segnale, l’ha definito.
Le associazioni dei genitori, i medici pediatri hanno tutti accolto la notizia con grande positività. Costringere ad estenuanti corse contro il tempo, anche durante le festività natalizie – per finire i compiti delle vacanze – trasforma tali periodi in un non-riposo, almeno dal punto di vista fisico e mentale. Tra cene e festeggiamenti fino a notte inoltrata, cene lunghissime e mattinate “di recupero”, non è una vera vacanza. Lo studio in questo periodo è discontinuo e poco produttivo. Ben venga quindi la proposta di riduzione dei compiti.
Per il Ministro Bussetti “andrebbero aboliti”. Si potrebbe riconsiderare la durata delle festività, forse troppo lunghe. I docenti, in tal senso, ne sono preoccupati. In ogni caso a Natale, come in estate la vacanza deve essere tale. Si potrebbe giusto pensare ad un sistema di integrazione didattica, per coloro che si trovassero indietro nel programma, così da recuperare rispetto ai compagni, o come si fa nel resto d’Europa, in sessioni di doposcuola per chi lo richiedesse. In Germania le vacanze natalizie durano (a seconda delle Regioni), fino al 2 gennaio. Ma nel sistema didattico tedesco son previste delle festività anche in autunno, quelle invernali (a febbraio) Pasqua e Pentacoste. Lavorare meno, per lavorare meglio, con cicli di studio organizzati differentemente. Più o meno anche in Francia le date sono molto simili. Nel sistema transalpino sono previste le sospensioni dell’attività didattica per “Ognissanti” e quelle invernali (per la settimana bianca). In Francia dal 2017 intanto, sono stati aboliti i compiti a casa. Sono state aumentate le ore a scuola, anche per svolgere delle esercitazioni ed approfondimenti, ma non ci sono più i compiti. Un modello che dovremmo riprendere, anche per evitare di dover portare borse pesanti avanti e indietro tra casa e scuola.
Poi sarebbe da approfondire il discorso Tablet, tante volte promesso e mai applicato, come anche il discorso armadietti, ma ci ritorneremo… intanto, da oggi iniziano le vacanze e Buon Natale a tutti gli studenti. Si torna a scuola dopo l’epifania, lunedì 7 gennaio 2019.
P.S. Nella scuola di mio figlio però non è cambiato ancora nulla. La proposta non è stata recepita. Troppo riposo fa perdere contatto con il programma e allora, via ai compiti… parole al vento, anche questo Natale si studia.
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