Per capire quanto sempre più diffusa sia la violenza che spesso coinvolge persone di tutte le età, in particolare adolescenti, è sufficiente leggere i fatti di cronaca che quasi quotidianamente si verificano in ogni parte d’Italia, che tra atti di bullismo e cyberbullismo e violenze fisiche continuano a crescere coinvolgendo ragazzi e ragazze sempre più giovani che non sembrano porsi il problema delle conseguenze che potrebbero avere le proprie azioni.
E se sconcertanti possono essere descritti i fatti di violenza che coinvolgono adulti, soprattutto quando brutale, ancora di più lo sono se riguardano minorenni che si rendono protagonisti di azioni senza scrupoli. E sembra essere questo quanto si è verificato nella serata di ieri a San Severo, nel foggiano, nel centro storico del paese, dove un 17enne è rimasto ucciso e un altro è stato ferito a colpi di pistola da un coetaneo, per futili motivi.
I fatti si sono svolti ieri, poco dopo le 23:30 a San Severo, una città nella provincia di Foggia, in seguito ad una lite scoppiata tra alcuni minorenni, sfociata purtroppo in una violenza tale da portare alla morte di un ragazzo che a novembre avrebbe compiuto 17 anni. Secondo le prime informazioni trapelate, alcuni giovani si trovavano nella piazza del Carmine, nel centro storico di San Severo, dove sarebbe scoppiata, inizialmente, solo una discussione. E’ stato nell’arco di pochi minuti che la discussione sarebbe degenerata, sfociando in una sparatoria che ha visto la giovane vittima colpita all’addome da un proiettile, morire poco dopo durante il trasporto in ospedale. Un altro ragazzo, amico della vittima, sarebbe stato colpito da un altro proiettile, ma le sue condizioni adesso sarebbero stabili.
Nel corso delle prime rilevazioni, sul luogo della sparatoria sono stati trovati quattro bossoli, e stando alle ultime informazioni, le autorità avrebbero già identificato il responsabile. Si tratterebbe di un altro minorenne, figlio di un boss della criminalità organizzata del posto. Ciò che colpisce maggiormente di questa storia, come purtroppo spesso avviene in casi del genere, è certamente il motivo che avrebbe spinto il responsabile ad agire in questo modo. Alla base della sparatoria, infatti, ci sarebbe una discussione scoppiata per motivi banali, presumibilmente questioni sentimentali, che hanno però provocato la morte di un ragazzo così giovane.
In merito a quanto accduto si è espresso anche il Sindaco di San Severo, Francesco Miglio, che ha evidenziato la necessità di adottare provvedimenti che riescano a contrastare i comportamenti violenti che si instaurano nei rapporti tra le nuove generazioni, introducendo nuove misure per la prevenzione. Il Sindaco ha però sottolineato l’importanza di introdurre maggiori controlli sul territorio, considerando che gli organici delle forze di polizia sono ormai ridotti al minimo, un problema che si ripercuote inevitabilmente sul fattore sicurezza.
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