Annoverato nell’elenco dei prodotti più conosciuti al mondo, il gelato rappresenta una vera e propria bontà per grandi e piccoli da gustare da soli o in compagnia. Durante una passeggiata con gli amici, nella pausa di un pranzo veloce, in una calda serata estiva. Il gelato riflette il made in Italy per caratteristiche e ingredienti che ne decidono il gusto e l’importanza. Ma quanto gelato si consuma?
CONSUMO DEL GELATO IN ITALIA
Ogni italiano, in media, consuma 15 kg di gelato in un anno. Insomma, il gelato è protagonista in Italia e rappresenta uno dei settori più dinamici dell’economia del Paese. Oltre il 50% di mangiatori di gelato è concentrato nelle regioni a nord del Paese. Qui infatti il gelato viene acquistato in maniera sistematica durante l’intero anno. Nelle regioni che fanno parte del Sud Italia, invece, la percentuale di mangiatori di gelato si avvicina al 30%. Dunque, a conti fatti, gli italiani che mangiano meno gelato dei loro connazionali sono quelli che abitano al centro della Penisola. Tuttavia è bene sapere che sono davvero pochi, anzi pochissimi gli italiani a cui non piace il gelato. Secondo una recente indagine svolta dall’istituto italiano del gelato, il prodotto made in Italy piace al 95% degli italiani. Quasi tutti praticamente, eccezione fatta per una bassissima percentuale, pari quindi al 5% che non gradisce questo prodotto e di conseguenza non lo consuma.
GLI ITALIANI AMANO IL GELATO ARTIGIANALE
I consumatori che amano il gelato artigianale lo preferiscono per il gusto, la qualità degli ingredienti, la cremosità e la sensazione di refrigerio. Per quanto riguarda l’importanza delle materie prime bisogna considerare due aspetti. Il primo riguarda l’attenzione sempre maggiore dei consumatori per ingredienti che abbiano una denominazione di origine, come la Nocciola IGP del Piemonte, il Pistacchio DOP di Sicilia, la Mandorla di Avola, gli agrumi di Sicilia, ecc. Il secondo aspetto riguarda la sensibilità delle gelaterie artigianali italiane a realizzare prodotti che si adattino alle nuove esigenze della clientela. Gelati vegan, gluten free e senza lattosio: che sia per scelte etiche o intolleranze, sono sempre più le persone a ricercare queste tipologie di gelato. Un gelato artigianale prodotto in laboratorio è garanzia di genuinità e di trasparenza nel processo produttivo.
GELATO ARTIGINALE VS GELATO CONFEZIONATO
Nella scelta tra gelato artigianale e confezionato, un aspetto fondamentale da considerare è il momento di consumo. Il gelato artigianale ha una forte componente “sociale”. Un gelato diventa un’occasione per uscire e fare una pausa. Entrare in una gelateria artigianale, soffermarsi sulla vetrina espositiva dei gusti per scegliere il gelato e intrattenersi con i propri cari rappresenta un momento di leggerezza e allegria. Mangiare un gelato artigianale è quindi un’esperienza da condividere con qualcuno, che sia per una pausa durante il lavoro con i colleghi o un momento di convivialità con amici e parenti. Per chi ama il gelato confezionato il momento del consumo assume sfumature diverse. Chi gradisce questo tipo di gelato lo mangia seguendo un “impulso”, per cui ogni momento è buono per scartare un gelato. Si gusta un cono o uno stecco in un momento di relax, per soddisfare una voglia improvvisa, per darsi un premio oppure per placare la fame. Per questo il gelato confezionato è legato maggiormente a un consumo casalingo. Se da un lato prescinde dalla stagionalità dall’altro ha un carattere meno conviviale e sociale di quello artigianale.
Qualunque sia il tipo di gelato, buono è buono, sempre. Anche d’inverno. Come abbiamo visto, lo dimostrano i numeri. Il gelato in Italia non conosce davvero stagioni, piace sempre. E sono sempre di più le gelaterie che scelgono di non chiudere mai (leggi anche Il gelato italiano che ha conquistato gli argentini).
INDAGINE FIPE: GLI ITALIANI E IL GELATO (gelatonews.it)
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