Oggi, come avviene ogni anno, si celebra la Giornata di prevenzione dello spreco alimentare. Si tratta di un problema che, nel corso del tempo, ha raggiunto numeri sempre più impressionanti e che viene provocato, soprattutto nei paesi più ricchi, dall’abitudine di sprecare cibo ancora buono, non solo nell’ambiente domestico, ma anche durante il processo di produzione e distribuzione, e nella ristorazione.
Lo spreco alimentare ha un impatto notevole non solo perché vengono gettati alimenti che potrebbero ancora essere consumati, ma anche per le enormi risorse che vengono sprecate per la sua produzione, che si ripercuotono sullo sfruttamento delle risorse ambientali. Negli ultimi anni sono stati fatti molti progressi per arginare questo fenomeno, attraverso numerose campagne di sensibilizzazione e l’attività di numerose associazioni. E i risultati dimostrano come anche in Italia l’attenzione sia maggiore rispetto al passato.
Nella Giornata di prevenzione dello spreco alimentare, i dati di una indagine Coldiretti-Ixè conferma quanto appena detto. La maggioranza degli italiani sembra aver preso coscienza del problema, tanto che il 71% dichiara di aver ridotto o quasi annullato lo spreco alimentare, ad esempio ponendo la giusta attenzione alla data di scadenza degli alimenti, consumando gli avanzi e acquistando cibi a chilometro zero.
Entrando più nel dettaglio, emerge che il 40% degli italiani dichiara di aver ridotto lo spreco alimentare, mentre il 31% è riuscito addirittura ad annullarlo. C’è ancora, tuttavia, un 22% che li ha mantenuti inalterati e un 7% che ha persino aumentato lo spreco di cibo. Secondo la Coldiretti, lo spreco maggiore per il 54% deriva dall’ambiente domestico, seguito dallo spreco alimentare nella ristorazione per il 21%, un 15% nella distribuzione commerciale e nell’agricoltura per l’8%. Si parla, sul fronte della spesa, di uno spreco che può essere stimato in circa 16 miliardi di euro l’anno.
Guardando, invece, alla quantità, si parla di circa 37Kg di cibo sprecato per ogni persona, che si traduce in media, in quasi 145Kg di alimenti che vanno sprecati ogni anno, per una singola famiglia. E’ quanto rivela il rapporto Waste Watcher, aggiornato al 2017, che conferma come gli alimenti che, in casa, finiscono con più frequenza nella spazzatura sono verdura, ma anche latticini e frutta.
Rispetto agli anni precedenti, complice una maggiore consapevolezza, i numeri sono certamente migliorati, ma i progressi da fare sono ancora tanti per impedire che una risorsa fondamentale come il cibo vada sprecata.
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