Capita spesso di sentir parlare di pancia gonfia dopo i pasti. Frasi come “Mi sento gonfio”, “la pancia mi scoppia” e similari sono comuni per il 10% degli italiani. Questo disturbo molto fastidioso viene spesso sottovalutato e in pochi chiedono aiuto agli esperti, spesso affidandosi ai rimedi fai date, o ancora peggio aspettando che il gonfiore passi, per poi ritrovarselo al pasto successivo. La pancia gonfia colpisce principalmente le donne dopo i pasti e soprattutto in periodi di stress o pre ciclo.
La sensazione di pienezza generalmente viene data da liquidi o aria nell’intestino e solo raramente da grasso addominale.
Negli uomini invece la causa è dovuta dall’adipe in eccesso nella zona del ventre come causa conseguente della sensazione di gonfiore. In entrambe i casi i fastidi sono quelli da appesantimento e spesso si ha difficoltà a respirare e la situazione si aggrava con il passare del tempo invece che regredire. Può capitare anche che dopo i pasti la pancia tenda a gonfiarsi anche per la digestione di determinati cibi come legumi o frutta consumata a fine pasto.
Alla base del disturbo c’è comunque il transito intestinale lento, il sovrappeso e le intolleranze alimentari. In ogni caso andare a modificare lo stile alimentare generalmente aiuta andando ad eliminare fast-food, bevande gassate, troppa pasta, riso o patate, poca acqua e pietanze troppo salate ed elaborate. Prima di qualsiasi passo successivo è meglio comunque fare una visita dal gastroenterologo per scongiurare patologie più serie come colon irritabile o altre infiammazioni intestinali.
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Cibi che aiutano a risolvere il problema sono verdure cotte, frutta lontano dai pasti, cereali, seminterrati, pesce, carni bianche, uova, legumi solo se tollerati, yogurt e tè verde. Da evitare invece latte, formaggio, dolcificanti, troppe fibre, alcolici, caffè e bibite gassate.
Per contrastare i gas intestinali si consiglia il tè di Giava e l’alloro che migliora la digestione.
Una dieta varia aiuta ad evitare eccesso di adipe e gas intestinali. Molti cibi che facilitano queste problematiche non vanno eliminati del tutto, ma posti a rotazione nella dieta settimanale: frumento, zucchero, cibi lievitati… se mangiati con concentrazioni errate possono portare anche a diabete, ipertensione e sovrappeso. Da aggiungere alla dieta invece anche l’ananas, l’avena, carote, finocchio, limone, mela, mirtillo e peperoncino.
La teoria della dieta dissociata ben si sposa con l’assenza di gonfiore alla pancia proprio perché spesso mangiamo alimenti che richiedono processi digestivi differenti, m andando a rallentare la digestione. Quindi dobbiamo: evitare di associare tipi diversi di proteine (carne, latte, uova, formaggio, pesce e legumi). evitare di mangiare pasta e carne in siete. No a diversi carboidrati insieme (pane e zucchero, uova e pane, banane e pane)
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