Google Earth è uno dei molti software gestisti dal colosso di Mountain View, che in maniera del tutto gratuita consente di ammirare dettagliate immagini virtuali della Terra attraverso immagini satellitari ottenute attraverso vari sistemi. Chiunque conosca l’esistenza di questo software, anche solo per curiosità, lo avrà provato ad esempio per ammirare dall’alto la città in cui vive o il proprio quartiere, in modo da scoprire cosa si può vedere.
Di recente una persona, in particolare, avrà pensato la stessa cosa negli Stati Uniti, in particolare nello Stato della Florida, senza immaginare che la sua curiosità avrebbe portato a risolvere il caso di un uomo scomparso improvvisamente oltre 20 anni fa, senza lasciare alcuna traccia. La scoperta è stata possibile proprio grazie alle immagini disponibili su Google Earth.
Tutto è iniziato quando un uomo che qualche tempo fa abitava nel quartiere di Grand Isles a Wellington, in Florida, ha avuto la curiosità di guardare su Google Earth il quartiere in cui viveva in passato. Ed è proprio attraverso le immagini visualizzate che ha notato qualcosa di strano. Si trattava di una misteriosa macchia bianca presente in un lago nei pressi di alcune abitazioni. Per ottenere maggiori dettagli, l’uomo ha contattato uno degli attuali residenti del quartiere che ha deciso di controllare utilizzando un drone e scoprendo che si trattava di un’automobile.
E’ stato quindi contattato l’ufficio dello sceriffo che è intervenuto sul posto, facendo una macabra scoperta. All’interno della vettura sono stati trovati i resti di una persona. Dopo i rilievi del medico legale, il cadavere è stato identificato. Si tratta di William Moldt, un uomo di 40 anni scomparso improvvisamente 22 anni fa.
Secondo le informazioni disponibili, il 40enne è scomparso la sera del 7 novembre 1997. L’uomo quella sera era uscito per andare in un locale e intorno alle 21:30 aveva contattato la fidanzata, informandola che sarebbe presto rientrato a casa. Dopo aver lasciato il locale, intorno alle 23:00, l’uomo è scomparso senza lasciare alcuna traccia. Nel 1997, la zona in cui è stata ritrovata l’auto, ben 22 anni dopo, era un cantiere ma il lago era già presente. A distanza di così tanto tempo, è impossibile sapere con certezza cosa sia accaduto, ma secondo le prime ipotesi dell’ufficio dello sceriffo, l’uomo potrebbe aver perso il controllo della vettura mentre tornava a casa.
L’immagine presente su Google Earth che ha portato alla scoperta, sembra fosse già disponibile dal 2007, ma nessuno fino ad oggi aveva mai notato qualcosa di strano. Lo stesso Barry Fey, uno dei due uomini che ha scoperto l’auto, ha confermato di non aver mai notato nulla di strano.
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