Quando entri da Grandma l’aria è quella familiare di casa della nonna. Non ci sono eccessi, non c’è eleganza, ma tutto è disposto secondo una volontà ben precisa. C’è un bel bancone all’entrata che lascia vedere la diversità dell’offerta di birre, vini o liquori e che incastona la cassa, proprio a ridosso della cucina. La cucina si trova dietro la classica porta a molla con il vetro tondo, che divide l’ambiente. Poi c’è la sala. Non tanto grande, ma che conta un buon numero di tavoli così da consentire un buon servizio e attesa zero. D’estate poi c’è l’esterno, un semplice marciapiede, ma che permette di godersi l’aria più fresca, tra piante fatte crescere a ridosso dello stabile.
Grandma è un moderno bistrot, è gestito con occhio attento da Lorenzo Leonetti, qualcuno che potremmo definire imprenditore, cuoco, panificatore, Chef e molto altro. Parlarci per una mezz’oretta, come mi è capitato di fare qualche anno fa, ti fa innamorare del cucinare. Cucinare non è mettere insieme elementi e ingredienti, ma è molto di più. C’è una scienza, una cultura, un’arte, ma soprattutto passione. Ecco vi racconto brevemente la storia del Lievito Madre. farina ed acqua? Macchè. Acqua farina e precedente lievito madre. Rimpastato (ma non si dice così), nuovo impasto e nuova lievitazione in strofinaccio (per i puristi) o in domopack (per i pratici). Nuova lievitazione, bolle e nuovo lievito che cresce cresce in frigorifero. Eppoi ancora il “bagnetto”… un mondo nuovo, ma affascinante. C’è chi aveva voglia di imparare cose e chi come me rimaneva incantato da tante nozioni, incredulo, ma con voglia di assaggiare tutto.
Abbiamo avuto questa possibilità. Assaggiare il nuovo Menù del Grandma. Un menù rivisitato, maggiormente orientato anche al consumo di piatti veloci e semplici. Nuovi i panini e nuovi orari che introducono nuovi piatti con prodotti di altissima qualità ad un costo alla portata dei ragazzi. Prodotti di eccellenza scelti per provenienza, coltivazione e produzione, anzi autoproduzione. Farine biologiche ed integrali, grazie anche a “Mulino Urbano“, che oltre al chilometri-zero, garantisce la provenienza dei prodotti. Ci sono le nuove birre della società artigianale Habemus APA e tanti piatti recuperati dai viaggi che Lorenzo ha fatto nell’Est Europeo. Viaggi on the road, a contatto con le cucine locali.
Noi ne abbiamo provati due, che vi suggerisco. Il primo è un Baccalà mantecato con polenta di mais bianco. Una “spuma” delicata di baccalà su un tortino di polenta che presenta uno strato più croccante. Poi, tanto perché ci abbiamo preso gusto, abbiamo assaggiato il Pollo Batak, cioè una coscia di pollo disossata cotta su piastra su un letto di carciofi e patate….
Avremmo potuto continuare, ma ci siamo controllati. Era tutto buonissimo e i prezzi, c’è da porci attenzione sono molto interessanti. Dal mese di Aprile è uscito il nuovo menù, più ricco e sostanzioso, con un’interpretazione della cena secondo diversi stili e approcci.
Il tutto però conferma le origini di Grandma. Un luogo nato tra la gente e per la gente. Strizza l’occhio agli affezionati, ai clienti che lì si ritrovano. La formula rimane quella. Lorenzo lo si trova là, sempre pronto a scambiare due parole con tutti. Ha tantissimi impegni tra scuola e il ristorante che segue per i ragazzi che vengono dalle zone più disagiate del mondo. La hanno un’opportunità, imparare un lavoro e specializzarsi. Ha anche – da poco – rilevato il bar di Parco Nemorense (Virgiliano) al quartiere Trieste/salario, sempre a Roma. Dentro ci lavorano gli stessi ragazzi già impegnati al Ristorante Grandma Bistrot, ma anche quelli della cooperativa sociale Barikamà (già famosa per lo yogurt e per includere nel lavoro ragazzi, ex braccianti immigrati, sfruttati nelle campagne. Produzione di Yogurt e di Ortaggi Biologici. Ma anche per la volontà e la disponibilità ad includere ragazzi con la sindrome di Asperger). Diversità e difficoltà come sistema di coesione, come non una limitazione ma una forza maggiore per crescere insieme. Una crescita costante e sociale per Lorenzo e per tutto ciò che circonda le sue tante idee, capacità imprenditoriali ma sopratutto la sua grande generosità.
Il Grandma è al Quadraro (Tuscolano) a Roma.
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