Guerra in Ucraina, un anno dopo

La guerra in Ucraina iniziava nella notte tra il 23 e il 24 febbraio, esattamente un anno fa e ancora la sua fine non sembra così vicina. Vediamo insieme i dati e le conseguenze in questo anno di conflitto.

guerra in Ucraina

La guerra in Ucraina è la più grande tragedia all’interno dell’Unione Europea dalla fine della Seconda Guerra Mondiale. Si contano all’incirca 7 mila vittime e 11 mila feriti tra i civili, 200 mila vittime tra i soldati russi e ucraini, le stime parlano di 4 bambini feriti o uccisi ogni giorno. Dati da far rabbrividire ma nonostante questo non sembra essere vicini alla fine di questa atrocità.

Dall’alba del 24 febbraio, con un discorso alle prime luci del giorno, da parte del presidente Vladimir Putin che annunciava un’operazione militare per “demilitarizzare l’Ucraina” arriviamo ad oggi.

Quel che è successo in questi mesi ha portato a terribili conseguenze, quantificabili e meno quantificabili, che non hanno interessato effetti limitati al territorio russo-ucraino bensì si parla di effetti che si sono ripercossi su tutto il mondo, vediamoli insieme.

Conseguenze del conflitto Russo-Ucraino

Primo tra tutti parliamo di 8 milioni di rifugiati in tutta Europa dall’Ucraina e allo stesso tempo parliamo di 350 mila rifugiati interni al Paese che cercano riparo e sostegno temporaneo e che avendo perso tutto, hanno bisogno di vestiti, coperte per le ancora basse temperature e tutti i beni di prima necessità.

In secondo luogo, vi sono conseguenze mondiali anche in riferimento a realtà che non ci verrebbe da ricondurre alla guerra.

Ad esempio, da un punto di vista scientifico, la guerra ha fermato ogni tipo di studio e progresso scientifico per entrambi i Paesi. In particolar modo è stato stimato che la Russia possa rimanere indietro di 10/20 anni in molti ambiti della ricerca scientifica rispetto ai Paesi occidentali anche se ovviamente è difficile fare un calcolo esatto di questo tipo.

Nonostante si stia parlando di un territorio non soggetto ai forti attacchi sul territorio e a quel che ne deriva , bisogna considerare le dure sanzioni economiche che limitano la possibilità per la Russia di importare molti beni, così come le limitazioni ai trasferimenti di denaro che hanno bloccato il lavoro in molti laboratori di ricerca scientifica.

Si parla inoltre di danni e conseguenze sull’agricoltura e sulla zootecnia: Russia e Ucraina sono tra i maggiori esportatori di grano e di mais e questo ha portato ad un aumento dei prezzi in molti Paesi proprio per quanto riguarda il grano, il mais e gli altri cereali da loro prodotti e di conseguenza un aumento anche dei prezzi di tutte quelle filiere che ne derivano. Portando ovviamente all’aumento di produzioni ed esportazioni di cereali da parte di altri Paesi.

Con conseguenza importanti sia sulla nostra salute che sull’ambiente.

Un gruppo di ricerca ha sviluppato uno studio a riguardo, utilizzando alcuni modelli matematici; lo studio oltre ad aver stimato l’aumento dei costi ha rilevato calcoli che hanno portato a stimare un livello di denutrizione riguardante 61.107 milioni di persone relativi al nuovo anno e a ulteriori decessi annuali.

La corsa ai ripari da parte degli altri Stati rischia di avere due conseguenze:

  1. L’espansione dei terreni agricoli a discapito della biodiversità e del contenimento delle emissioni di gas serra.
  2. La Corsa al land grabbing un fenomeno che letteralmente significa “l’accaparramento delle terre” sottratte a degli habitat naturali come possono essere le foreste, così come alle popolazioni più povere del Sud del mondo.

Altra conseguenza non meno importante riguarda i danni ambientali, a riguardo il governo ucraino ha istituito una commissione che afferisce all’ispettorato statale per l’ambiente che ha il compito di creare un inventario dei danni ambientali provocati dalla guerra suddividendoli poi, per categorie.

La commissione si sta concentrando sui danni immediati, quelli facilmente misurabili al momento con misurazioni sul campo e con sistemi di telerilevamento ma quantificare gli effetti di lunga durata sull’ambiente non rientra in un modus operandi semplice, considerando che il conflitto è ancora in corso.

Queste sono solo alcune delle tante conseguenze alle quali si spera di non doverci mai abituare, nella speranza di una trattativa di pace che  metta fine a questa pagina nera della storia moderna.

https://www.youtube.com/watch?v=azajm1q9khg visita il link per guardare il video postato dal presidente ucraino Zelensky per raccontare e ricordare l’anno di conflitto in Ucraina.

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