Letteralmente, “hanami” significa “ammirare i fiori” e in Giappone si tratta di una vera e propria tradizione iniziata 1300 anni fa, diffusasi poi in tutto il mondo. Tutto però è iniziato in Giappone nel 700 d.C., e ancora oggi l’hanami è una tale passione che è addirittura il servizio meteo giapponese che allerta la popolazione prevedendo quando avverrà la fioritura e tutti si mobilitano per prepararsi ai festeggiamenti. I fiori protagonisti dell’hanami sono i fiori di ciliegio, sakura in giapponese.
Il fiore di ciliegio, nella cultura giapponese, riveste dei significati molto importanti e centrali in diversi ambiti. Poiché il sakura è un fiore che sboccia in modo molto appariscente ma dura per pochi giorni, è diventato il simbolo della stagionalità, della caducità della bellezza e, per estensione, della vita. Non a caso, in particolare i Samurai venivano paragonati ai fiori di ciliegio: la loro vita era magnifica e potente ma sempre pronta a spegnersi nel momento di maggiore vigore. In tempi più moderni, i fiori di ciliegio venivano spesso dipinti sugli aerei delle missioni kamikaze durante la seconda guerra mondiale e i piloti portavano con sé un ramo di ciliegio prima del decollo.
Ai giorni nostri, l’ammirazione per il ciliegio e le sue fioriture maestose ma brevi, è celebrato attraverso la contemplazione di questi splendidi fiori in diverse parti del Giappone. Proprio il Giappone ha dedicato tutta la sua passione per questo albero così evocativo e dalla profonda simbologia, coltivandone diverse varietà che ornano alcune delle località più belle dell’intero Paese, sia nelle metropoli sia nelle parti lasciate alla natura. La cura millenaria del sakura rende il Giappone una meta di veri e propri pellegrinaggi alla ricerca della località più bella in cui ammirare lo spettacolo di un evento che si ripete ogni anno.
La tradizione dell’hanami, porta oggi milioni di giapponesi e di turisti nei parchi cittadini per ammirare uno dei momenti dove la bellezza della natura è mozzafiato. Le feste per l’hanami sono dei party all’aperto che possono consistere in un semplice picnic o anche in una festa vera e propria, con balli, musiche e intrattenimento. Le feste più suggestive sono quelle notturne, dove i ciliegi sono adornati con le caratteristiche lanterne di carta. Si tratta di un evento molto sentito e per goderlo pienamente bisogna assicurarsi di avere con sé tutto il necessario per non soffrire il freddo e l’umidità che sono tipiche di gran parte del Giappone in primavera (leggi anche Lo Ying e lo Yang tra Liguria e Giappone: Taki Labo’ ).
Come si fa ad assistere alla fioritura? In questo caso se volete essere presenti a questo meraviglioso spettacolo della natura, la fioritura avviene in periodi diversi a seconda della latitudine, ma si concentra tendenzialmente verso aprile nella maggior parte dell’arcipelago: ultima settimana di marzo e prime due di aprile. Come da noi, le regioni meridionali sono più calde e le fioriture avvengono prima. Per comodità, data la grande varietà di ciliegi presenti in Giappone, per i periodi di fioritura si preferisce fare riferimento alla varietà di sakura nota come il Somei Yoshino, la più diffusa in tutto il Paese. Dunque, la prima città in cui si possono ammirare i sakura è Naha, nella parte meridionale dell’isola di Okinawa. Le ultime località in cui la fioritura dei ciliegi arriva a compimento sono quelle a nord, come Sapporo, nell’isola più settentrionale dell’arcipelago: qui la piena fioritura si ha all’inizio di maggio.
https://www.watabi.it/blog/cultura-giapponese/la-fioritura-dei-ciliegi-in-giappone/
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