Quando si parla di schiavitù e in generale di sfruttamento del lavoro spesso si pensa, erroneamente, a tempi ormai passati in cui queste pratiche erano all’ordine del giorno e mettevano a rischio la salute delle persone violandone totalmente i diritti, ma purtroppo si tratta di condizioni nelle quali versano ancora oggi tanti lavoratori, in particolare nelle zone più povere del pianeta.
Quando vengono alla luce situazioni del genere molta è l’attenzione rivolta a questi problemi da parte dei media, e ancora di più se condizioni di lavoro difficili vengono associati a nomi di veri e propri colossi industriali come avvenuto in questi giorni. Questa volta è la Haribo a finire sotto i riflettori, in seguito ad un documentario che ha raccolto immagini provenienti da luoghi di lavoro in Brasile da dove la celebre azienda produttrice di caramelle si rifornirebbe della cera di carbauba. Sarebbe nelle piantagioni in questione che i lavori verrebbero letteralmente sfruttati costretti a vivere in condizioni alquanto difficili.
Le rivelazioni arrivano dalla serie di documentari tedeschi Markencheck, che in ogni episodio pone l’attenzione su alcuni delle aziende più famose. Nell’episodio andato in onda ad ottobre, il documentario ha mostrato una serie di immagini riprese in alcune piantagioni in Brasile, dove la Haribo di rifornirebbe di cera di carnauba.
Questo materiale viene utilizzato dal produttore per impedire che le caramelle gommose di attacchino tra di loro, ma anche per renderle più lucide. In queste piantagioni, secondo quanto riferito nel documentario tedesco, i dipendenti verrebbero pagati appena 12 dollari al giorno, costretti a dormire all’aperto e senza acqua potabile. Condizioni che renderebbe difficile la vita dei dipendenti delle piantagioni che hanno il compito di lavorare la cera di carnauba, che viene esportata in tutto il mondo e usata anche per altri prodotti, dal lucido per scarpe all’olio per motore e non solo.
Non si è fatta attendere la risposta di Haribo che, attraverso un portavoce si è detta preoccupata per le immagini mostrate, sottolineando come le condizioni di lavoro nelle piantagioni brasiliane appaiano insopportabili. Per questo il produttore tedesco ha confermato di aver contattato i propri fornitori per conoscere e valutare le condizioni di lavoro nelle piantagioni.
Di certo si tornerà a parlare della questione, ma secondo alcune dichiarazioni di un funzionario del ministero del lavoro brasiliano, negli ultimi anni sarebbero aumentate notevolmente le segnalazioni provenienti da piantagioni per la lavorazione di carnauba, relativamente allo sfruttamento dei lavoratori.
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