I capolavori di Guadagnino

Luca Guadagnino, nato a Palermo nell’agosto del 1971, è senza ombra di dubbio uno dei migliori registi italiani degli ultimi venti anni. Questo artista ha prodotto, nell’arco della sua lunga carriera, numerosi lavori appartenenti a diverse categorie, tra cui anche documentari e cortometraggi.

Tuttavia il suo successo è riconducibile prevalentemente ai film facenti parti della cosiddetta “trilogia del desiderio”: “Io sono l’amore” (2009), “A Bigger Splash” (2015) e “Chiamami col tuo nome” (2017).

Tutti e tre vengono ampiamente apprezzati dal pubblico e dalla critica, ma per il momento soffermeremo la nostra analisi sulle due pellicole più recenti, andando ad individuare quelli che sono gli elementi comuni ad entrambi, isolando ed esaltando i marchi di fabbrica di Guadagnino.

Il regista palermitano rende omaggio in questi due titoli al nostro paese, ambientando dunque “A Bigger Splash” sulla suggestiva isola di Pantelleria e “Chiamami col tuo nome” nelle splendide campagne situate nei dintorni di Crema.

La localizzazione geografica dei suoi film non è però fine a se stessa: infatti ciò che colpisce maggiormente in entrambi i titoli è la particolare atmosfera di sogno e incanto in cui si muovono i personaggi. A questo proposito quindi appare inutile sottolineare che girare le scene in luoghi così belli e poetici alimenti la sensazione di fuga dalla realtà che Guadagnino vuole imprimere nello spettatore.

Inoltre, sempre allo scopo di dipingere sullo schermo un clima così particolare, entrambe le storie narrate si collocano durante il breve lasso temporale di una vacanza. Quest’ultimo elemento è essenziale per comprendere al pieno le opere di Guadagnino. Difatti, sin dalle prime scene delle pellicole, il pubblico è ben consapevole del fatto che ciò a cui sta per assistere non è destinato a durare nel tempo, bensì è nato per costituire una breve parentesi nella vita dei protagonisti e tale rimarrà in ogni caso.

Questo discorso risulta ancor più evidente in “A Bigger Splash” poiché, nonostante durante l’evolversi della vicenda accada qualcosa di profondamente inaspettato e irrimediabile, alla fine del film tutti i personaggi –quelli rimasti in vita- si trovano nella stessa situazione materiale in cui versavano all’inizio, senza subire conseguenze concrete.

Quel che davvero cambia è il loro lato più intimo e segreto, ed è proprio questo l’obiettivo del regista.
In entrambi i film infatti Guadagnino presta maggiore attenzione allo sviluppo interiore dei suoi personaggi, senza dar eccessivo peso agli eventi che, per così dire, costituiscono semplicemente un mezzo per comunicare il messaggio del regista, ma non sono mai il fine ultimo della rappresentazione.

In conclusione, ricordiamo che lo stesso Guadagnino ha annunciato che i suoi fans devono aspettarsi l’uscita del sequel di “Chiamami col tuo nome”. Egli sta infatti lavorando con l’autore del romanzo da cui la storia è tratta, lo scrittore americano André Aciman, alla costruzione della trama del nuovo film.

Pertanto attendiamo con ansia che la nuova pellicola esca sul grande schermo nei prossimi mesi, con la speranza e la fiducia che anche anche questo lavoro sia all’altezza delle aspettative create dal genio e dalla creatività di Luca Guadagnino.

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